Cronaca locale

Aggressioni, ritardi, denunce mezzi pubblici nella bufera

Codacons e sindacati diffidano Atm: «Più sicurezza» E il sindaco di Vigevano porta Trenord in Procura

Aggressioni, ritardi, denunce mezzi pubblici nella bufera

Ci mancava la denuncia depositata in Procura dal Comune di Vigevano. Nella settimana nera di Trenord, tra il capotreno picchiato a Cremona dal papà di un ragazzo disabile dopo una lite, il ventenne arrestato perchè rapinava pendolari con un mitra giocattolo, il poliziotto aggredito da una decina di profughi sulla linea Milano-Lecco, la capotreno schiaffeggiata su un treno partito da Porta Garibaldi e diretto a Como, un convoglio preso a sassate da un extracomunitario a Greco-Marelli e il caso dei pendolari scesi giù lungo i binari perchè il treno era fermo da un'ora e mezza tra Novara e Milano, ieri il sindaco di Vigevano Andrea Sala, leghista, ha denunciato Trenord per interruzione di servizio. Il primo cittadino e l'assessore ai Trasporti Furio Suvilla hanno trasmesso alla Procura una comunicazione di notizia di reato dopo i disservizi degli ultimi mesi. La loro denuncia si concentra in particolare sulle soppressioni programmate, come quelle dei collegamenti sostitutivi di autobus delle serate del 10 e 11 febbraio in partenza da Milano Porta Genova. Le soppressioni, accusano, «devono essere legate a fatti imprevedibili, non programmate dallo stesso gestore». In quel caso «sono state decise e comunicate in anticipo per l'impossibilità di garantire la sicurezza dei conducenti. Ma chi gestisce un servizio pubblico non può cancellare le corse perchè non è in grado di adottare le misure necessarie». La denuncia vuol essere «il messaggio forte e chiaro ai pendolari che noi siamo dalla loro parte» Il sindaco leghista non si fa problemi ad attaccare indirettamente la Regione governata dal Carroccio e socia di Trenord attraverso Fnm. «Io sono sindaco di tutti i vigevanesi, semmai è un assist alla Regione in vista del prossimo contratto di servizio». Trenord precisa che il servizio di bus sostitutivi è affidato al Consorzio Elio che, nello specifico caso della Milano-Mortara,dopo ripetuti atti vandalici e minacce ha comunicato lo scorso 22 dicembre la sospensione delle corse nelle giornate festive e prefestive. Trenord ha «più volte sollecitato» il rispetto del contratto, poi ha affidato con urgenza il servizio a un'altra società ma, ma dopo l'ennesimo raid anche questa il 6 febbraio ha restituito il mandato. A quel punto «benché non rientri nelle proprie competenze» l'azienda ha organizzato servizi di vigilantes e il consorzio la scorta armata a bordo.

Non se la passa meglio Atm. Nella notte tra sabato e domenica l'ennesima aggressione a dipendenti, questa volta in piazzale Cadorna dove due addetti sono intervenuti perchè un bus sostitutivo della M2 alle 3.30 si era dovuto fermare a causa di atti vandalici. «É ora che le istituzioni e l'azienda intraprendano azioni efficaci per tutelare la sicurezza di cittadini e colleghi» ha tuonato l'Rsu. A fianco dei sindacati si schiera il Codacons, che definisce la situazione «inaccettabile» e sottolinea che «desta ancora più preoccupazione che l'episodio sia avvenuto in pieno centro».

Diffiderà Atm e Comune ad «adottare tutte le cautele necessarie per garantire la sicurezza».

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