Cronaca locale

Blitz del Leoncavallo le strisce blu della sosta ridipinte di rosa

Il centrodestra attacca Palazzo Marino: «Vuole aiutare chi non rispetta le sue regole»

Blitz del Leoncavallo le strisce blu della sosta ridipinte di rosa

Il rosa a coprire il blu, con una bomboletta spray, e il gioco è fatto. Le strisce per la sosta a pagamento di fronte al Leoncavallo, appena tracciate, sono state ridipinte dai membri del centro sociale.

A denunciare il blitz è il presidente leghista del Municipio 2, Samuele Piscina: «Il Leoncavallo non rispetta neanche le regole di chi li sta sostenendo per acquisire lo stabile occupato di via Watteau. Con che coraggio il Comune insiste nell'aiutare chi vive nell'illegalità gestendo una zona franca?». Il riferimento è alla trattativa intavolata dal sindaco Giuseppe Sala per provare a regolarizzare il centro sociale abusivo da 23 anni. Continua Piscina: «Come ogni giorno ieri (domenica, ndr) stavo girando tra i quartieri del Municipio 2 per segnalare al Comune i vari problemi quando, una volta giunto a Greco in via Watteau, mi sono imbattuto nei bravi ragazzi del Leoncavallo, ancora una volta in procinto di andare contro la legge e le regole. Come si può evincere dalle foto che ho scattato (in questa pagina, ndr), le strisce blu per la sosta appena realizzate con i soldi dei contribuenti sono state ridipinte di colore rosa, autonomamente e senza alcun permesso. L'iniziativa del centro sociale è stata organizzata con l'evidente obiettivo di mascherare la sosta, esentando dal pagamento chi mette a ferro e fuoco il quartiere ogni weekend».

L'esponente del Carroccio si rivolge a Palazzo Marino: «Chiediamo all'assessore Granelli di far ridipingere subito le strisce per la sosta ripristinando il colore blu e al Comune di arrestare la trattativa di regolarizzazione di un centro sociale che non solo non osserva le leggi statali commettendo reati come l'occupazione abusiva, lo spaccio di stupefacenti, la realizzazione di atti vandalici e il disturbo della quiete pubblica, ma non rispetta neanche le regole giustamente imposte dal Comune sulla regolarizzazione della sosta. Abbiamo inoltre inviato una Pec al sindaco conclude Piscina - per chiedergli di aprire un contenzioso legale con il centro sociale, come avverrebbe per qualsiasi altro cittadino, così da dimostrare che le regole devono valere ugualmente per tutti. O forse la sinistra preferisce fare favoritismi?».

Da parte sua, Deborah Giovanati, vicepresidente di Milano popolare del Municipio 9, spiega che avrebbe voluto le strisce rosa per agevolare il parcheggio alle mamme del suo quartiere. Ma che il Comune non ha dato l'autorizzazione: «Anch'io - dichiara - avevo promosso un provvedimento sperimentale per il mio Municipio, un bollino rosa per le mamme in gravidanza fino all'anno di età del bambino anche in caso di affido o adozione.

Come risposta abbiamo ricevuto il diniego dell'assessore Granelli, ma non per questo mi metterei a ridipingere le strisce dei parcheggi del territorio del Municipio 9, o forse è proprio questo tipo di atteggiamento che la giunta Sala intende favorire?».

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