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Il contratto cambia ancora: ecco la bozza più aggiornata

Il tavolo tecnico tra M5S e Lega non è ancora chiuso: in attesa dell'accordo sul premier si lima il "contratto di governo". Tutte le novità

Il contratto di governo firmato da Lega e M5s
Il contratto di governo firmato da Lega e M5s

In attesa di un accordo sul premier, si lima ancora il "contratto di governo" tra Lega e Movimento 5 Stelle. Oggi la bozza (quasi) definitiva è passata al vaglio dei leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio e ha subito altri aggiustamenti, soprattutto dopo le critiche piovute un po' da ogni parte.

Dopo 6 giorni di lavoro sono quindi stati definiti anche gli ultimi punti rimasti in sospeso. Domani il testo sarà votato dalla base grillina sulla piattaforma Rousseau e nel weekend al resto degli italiani nei gazebo allestiti separataente da M5S e Carroccio.

Nell'accordo di programma trovano spazio, tra gli altri, temi caldi come le banche, il lavoro, il conflitto di interessi, i vaccini, il reddito di cittadinanza (780 euro mensili per persona singola), le pensioni di cittadinanza (integrazioni per chi percepisce una somma inferiore ai 780 euro ogni mese), la riduzione della pressione fiscale con l'introduzione di una flat tax che rispetti il criterio della progressività, il taglio dei costi della politica la cyber security, ma soprattutto immigrazione ed Europa. Non c'è una linea ben definita: gli accordi sul da farsi in ambito internazionale saranno decisi volta per volta "per la migliore tutela degli interessi dell'Italia", partendo da una base: Trattati Ue e istituzioni continentali devono cambiare.

Sulla gestione dei flussi migratori, invece, è il superamento degli accordi di Dublino il cuore dell'intesa, affiancato dal rimpatrio di 500 mila irregolari e da una redifinizione delle sedi temporanee, che "dovranno essere dignitose".

Sparisce il tema della Tav, mentre entra nel contratto l'alienazione genitoriale, la dinamica psicologica disfunzionale che, secondo alcune teorie mediche, si attiverebbe sui figli minori coinvolti tanto in contesti di separazione e divorzio dei genitori, definiti conflittuali, quanto in contesti di presunta violenza intradomestica. Sui vaccini non viene citato il superamento della legge Lorenzin sull'obbligatorietà, mentre nel capitolo dedicato alla Sanità entra l'implementazione della telemedicina e viene istituito il ministero della Disabilità.

Nel dossier riservato agli istituti di credito, oltre alla distinzione tra banche d'investimento e banche d'affari, c'è spazio anche per la "ridefinizione della mission" di Monte dei Paschi di Siena. Sempre restando in economia, Lega e M5S concordano sullo stop alle politiche di austerità e si impegnano a proporre una discussione in Europa sui trattati, oltre a voler "scorporare la spesa per investimenti pubblici dal deficit corrente di bilancio".

Sulla giustizia, si legge nella bozza definitiva, "è necessaria una efficace riforma della prescrizione dei reati", mentre "è indispensabile dare attuazione a un piano per l'edilizia penitenziaria" per far fronte al sovraffollamento delle carceri. Per quanto concerne i trasporti, nella versione definitiva i toni sulla Tav vengono nettamente ammorbiditi: dalla cancellazione del progetto, infatti, i contraenti sono passati a una ridefinizione degli accordi bilaterali con la Francia.

Il governo giallo-verde metterà mano anche alla scuola, superando la riforma voluta la scorsa legislatura dall'ex premier, Matteo Renzi. In particolare, della "Buona scuola" spariscono la chiamata diretta dei docenti e il progetto di alternanza con il lavoro. In compenso arrivano le telecamere nei luoghi sensibili. Confermato, invece, l'impegno per la cancellazione delle sanzioni alla Russia. M

ovimento 5 Stelle e Carroccio hanno infine deciso di operare un check sullo stato dell'arte a metà del percorso.

Ma se, come dice un importante esponente leghista off the record, in corso d'opera non verranno rispettati gli impegni sui temi che abbiamo scelto di portare a termine, "salta l'accordo e tutti a casa", senza aspettare verifiche di mid-term.

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