Cultura e Spettacoli

La guerra delle serie miete sempre più vittime

Gli appassionati di serie tv lo sanno: maggio è un mese decisivo e ansiogeno. È vero vengono annunciate le nuove produzioni per la prossima stagione, e uno ci trova sempre qualche bella sorpresa. Ma si trema all'idea che vengano stoppate le serie che più si amano. I principali broadcast a stelle e strisce (FOX, NBC, ABC, CBS e The CW) presentano, infatti, il palinsesto per l'anno a venire e... E quest'anno è stata una vera strage seriale: Almeno 17 titoli cancellati. ABC ha stoppato dopo una sola stagione Deception; The Crossing; Inhumans; Ten Days in the Valley; Kevin (Probably) Saves the World; Alex, Inc e The Mayor. Storia finita anche per Quantico dopo 3 stagioni e Designated Survivor dopo 2. NBC si libera di Taken, della commedia Great News, di Rise e di The Brave. Fox invece ha cancellato Lucifer dopo 3 stagioni, The Exorcist dopo 2 e le commedie The Last Man on Earth e The Mick.

Ma come mai una moria simile proprio in un momento in cui le serie televisive si confermano essere il nocciolo duro di qualunque palinsesto? Le serie muoiono prima proprio per il successo del genere e la grossa concorrenza, portata avanti soprattutto dalle piattaforme di streaming come Netflix. Tutta questa pressione costringe i canali tv a ragionare come i grandi studios di Hollywood. Si punta solo su blockbuster riconoscibili (Grey's Anatomy e il marchio Shonda Rhimes, il brand NCIS o Chicago) o si cercano nuovi prodotti che possano diventarlo. Insomma per il prodotto di nicchia resta poco spazio.

Ma così il rischio è proprio che alla lunga Netflix, che rischia, si pappi tutto il mercato, a colpi di chicche.

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