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Quel villaggio in mano ai neonazi: "Siamo i contadini del Reich"

Si tratta di un piccolo paese della Germania dell'est completamente in mano all'estrema destra. Un esempio di un fenomeno sempre più in crescita che spaventa i servizi segreti tedeschi

Quel villaggio in mano ai neonazi: "Siamo i contadini del Reich"

Il villaggio di Jamel, nell'estremo nordest della Germania, sembra un'isola felice di hippie. Le persone, iIl verde, le mucche che pascolano e gli uccellini. Ma il villaggio di Jamel, in realtà, è uno dei poù grandi covi di neonazisti del Paese. E forse uno di quelli che spaventa di più. Tutto ruota attraverso una cooperativa agricola specializzata nella coltivazione di frutta e ortaggi biologici non trattati e nell'allevamento di razze suine e bovine.

Come riporta La Stampa, l'attività è in mano a un certo Sven Kruger - noto alla polizia per le sue 50 denunce a suon di oltraggio, apologia del nazismo, rissa, tentato omicidio e possesso di armi da fuoco - che, dopo la sua ultima scarcerazione, ha deciso di stabilirsi qui per fondare la sua colonia di "Bio-Nazis"."Alcuni Bio-nazisti appartengono alla setta di estrema destra dei Reichsbürger, i cosiddetti "Cittadini del Reich", che non riconoscono la Repubblica federale tedesca e le sue leggi e che si considerano come discendenti di Adolf Hitler", racconta al quotidiano Horst Lohmeyer, attivista per i diritti umani che abita a Jamel. Secondo quanto riportato, sarebbero diverse le correnti alle quali appartengono questi estremisti. Oltre un antisemitismo profondo, c'è una cosa che li unisce tutti: la fede nell'ambientalismo e nell'agricoltura bio.

Il loro concetto di ambientalismo si basa sulla dottrina hitleriana della terra del sangue. "Un'unione quasi religiosa fra l'agricoltore e la sua terra che nega il consumismo e capitalismo, vive in piccole cooperative autogestite e spartane nelle quali far rivivere anche i vecchi ruoli fra i sessi. Gli uomini lavorano i campi, le donne producono e allevano figli", racconta sempre al quotidiano Daniel Trepsdorf, direttore del Centro regionale di Studi democratici di Ludwigslust. Il fenomeno, denunciato dai servizi segreti tedeschi, sarebbe in continua crescita e sta mettendo in allarme il Paese. Sono sempre di più, infatti, i gruppi di estrema destra che si insediano in queste campagne sperdute per ricostruirsi una nuova vita.

E l'obiettivo principale è solo uno: essere il più possibile a contatto con il sacro suolo tedesco.

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