Cronaca locale

Il ritorno di Piano City

Da oggi a domenica 50 ore di musica. Ecco una mappa degli appuntamenti top

Il ritorno di Piano City

Piano City Milano 2018, il conto alla rovescia è cominciato. Mancano poco al via ai concerti: oltre 50 ore di musica e 470 concerti confermano la ricchezza e la qualità dell'offerta di quest'anno, coinvolgendo i luoghi storici del festival e spazi nuovi. Dai due Piano Center alla Gam e in Palazzina Liberty, la mappa dei concerti consentirà agli spettatori di conoscere i tanti quartieri che compongono l'anima corale della città, o di lasciarsi guidare dai tanti generi che per tre giorni trasformano Milano in una grande sala da concerto. Ecco una scelta, seppur sintetica, di quanto offre questo festival. Artisti internazionali e virtuosi impegnati sui più diversi linguaggi. Per la settima edizione la rassegna propone anche programmi monografici speciali, fino a nove ore consecutive: per esempio, a un secolo dalla scomparsa di Debussy le sue sonorità sono accostate a note di altri grandi dell'epoca: sabato 19 dalle 11 alle 18 alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, un programma interamente dedicato al grande compositore; in collaborazione con il Conservatorio Donizetti di Bergamo e con Amadeus Factory. Una rara esecuzione dell'integrale delle sonate di Schubert, quelle complete e i frammenti, con l'introduzione di Luca Ciammarughi (e altri): domenica dalle 10 alle 19 al Portico dell'elefante del Castello. Tra gli spazi inediti in questa edizione anche il Memoriale della Shoah, con il concerto dedicato alle musiche armene di Heghine Rapyan domenica 20 alle ore 11.

Musei, cortili, tram e «orti», la tastiera suonerà ovunque
Milano, capitale del piano per tre giorni: quanti siti, quanti luoghi dove ascoltare l'arte della tastiera. Si parte dalla Galleria di arte moderna (Gam) - il Piano center diurno -: qui l'inaugurazione di venerdì, della rassegna, è affidata ad Aziza Mustafa Zadeh. Tra le mete c'è Palazzina Liberty, «eletta» a Piano Center Notturno (si comincia con Rrose). Ciò detto i posti, dove trovare musica si «sprecano»: oltre che nelle case (sabato Arrigo Cappelletti in zona 6) e cortili (Pietro Cavedon in zona 3). I quartieri: da Brera (venerdì Roberta Di Mario) a porta Vittoria, dove l'esordio notturno porta a contatto con Gianluca Di Ienno e Maja Alvanovic. Curiose le iniziative legate ai mezzi di trasporto, piccoli e grandi: sul Piano-tram di Anna Avzan si ascoltano Chopin e Rach (piazza Fontana, domenica ore 11); e in bicicletta Piano Tandem Jacopo Zappa (Parco delle Cave). Per la prima volta Piano City entra anche nell'Archivio di Stato e all'Orto Botanico Città Studi.

Elettronica e note per film, «Live» fino alle luci dell'alba
Per la prima volta Piano City ha un Piano Center notturno. Palazzina Liberty, venerdì e sabato due Piano Night. Si parte con Rrose, musicista dalla spiccata verve creativa, Seth Horvitz nella sua veste femminile, che porterà alla Palazzina la musica dance elettronica di Charlemagne Palestine. Segue Niklas Paschburg, a soli 23 anni capace di incantare il pubblico con le sue melodie fatte di suoni ipnotici. Sabato inaugura la seconda Piano Night il classicismo contemporaneo di Poppy Ackroyd, pianista e compositrice londinese dal sound brioso e accattivante. Dalla Francia arriva Guillaume Poncelet, con un concerto ispirato al recente album «88». Altri concerti arricchiscono il programma delle notti: venerdì 18 alle 0.30 a Eataly Milano Smeraldo Davide Santacolomba esegue brani di classica e colonne, sabato 19 dalle 21 a Santeria Social Club con Michele Fedrigotti una tre ore per dare voce a Chopin. La prima alba ai Bagni Misteriosi, la seconda con Pol Solonar.

Milstein, Luisi e Terekiev: quanti virtuosi sulla scena
La pianista e compositrice Roberta Di Mario apre e chiude con due concerti l'edizione 2018 di Piano City, la kermesse che anche quest'anno trasformerà Milano in un grande palcoscenico. Il primo concerto si terrà il 18 maggio alle ore 16 in diretta su Rmc Radio Monte Carlo nella sede di Largo Donegani -, il secondo in piazza Gae Aulenti il 20 alle ore 20. Verranno realizzate riprese del nono videoclip, «Gratitude to the sky». Anche quest'anno nel capitolo personaggi come Victoria Terekiev, che suona con Gilda Buttà («La generazione dell'80», domenica mattina alle 11, Fondazione Prada), Nathalia Milstein suona Schumann al Piano Center diurno il 20 alle 12.30; e ancora Gianluca Luisi - City Concert ore 11 - con le «Suite francesi» di Bach il sabato. Infine, per gli amanti del jazz Enrico Intra (Fondazione Prada domenica 12.30), Antonio Zambrini (Passante Vittoria sabato ore 20); per la musica da film Francesca Badalini (il Cinemino domenica ore 18).

Al Milano Luiss Hub il concertista Taskayali
Sarà il compositore e concertista Francesco Taskayali ad esibirsi, sabato 19 alle 18, al Milano Luiss Hub, l'iniziativa, che prevede una performance di circa 60 minuti è promossa da ItaliaCamp e l’Università Luiss Guido Carli. Nonostante la giovane età, Francesco Taskayali, laureato Luiss, porta con sé un bagaglio musicale e culturale enorme, frutto delle sue origini e di una vita tutta spesa a suonare sui principali palchi internazionali. Animo mediterraneo e cuore cosmopolita, ha già raccolto consensi tra il pubblico dei quattro angoli del globo. Il suo talento, in grado di innestare sullo studio di autori classici stili moderni e contemporanei che vanno dal minimalismo di Ludovico Einaudi al jazz di Keith Jarrett, unito alla straordinaria capacità di sperimentazione di tecniche e stili di composizione musicale e ad una ispirazione sempre viva e sensibile lo rendono un compositore eclettico. Ad aprire il live saranno invece le sonorità del Duo Paganelli Filosa.

Aziza Zadeh apre il festival e chiude il recital di Capossela
Piano City Milano si apre venerdì alle ore 21 con Aziza Mustafa Zadeh, star internazionale capace di offrire al mondo una raffinata rielaborazione della tradizione musicale del suo paese, l'Azerbaijan. Nelle sue mani convergono la passione e l'estro del «mugam», tradizionale forma di improvvisazione musicale azera, e l'energia del jazz occidentale. Venerdì sera sul main stage della Gam-Galleria d'Arte Moderna Villa Reale Aziza Mustafa Zadeh porterà il patrimonio delle sue radici persiane, arricchito da Liszt, Schumann e Bach, e dalle sonorità di Keith Jarrett e Bill Evans. La chiusura nello stesso luogo, domenica dalle 22,30 è affidata a Vinicio Capossela con un programma speciale «voiceless». Suonerà le sue canzoni in «piano solo» e racconterà la storia dei suoi pianoforti, in omaggio al piano e alla città che lo ospita da quasi 30 anni. Capossela torna a Piano City Milano a sette anni dal concerto che ha inaugurato la prima edizione del festival, nel 2012.

Laboratori con il «toy piano» e per piccoli compositori
Domenica 20 torna l'orchestra dei cinquanta «Toy Piano»: nata con Michael Nyman che per loro ha scritto «The otherwise very beautiful Blue Danube Waltz», aggiunge al repertorio «in C» di Terry Riley, il brano che ha reso popolare il minimalismo musicale. Quattro appuntamenti alle ore 10, alle 12, alle 14 e alle 15 tutti seguiti da un laboratorio per i più piccoli per imparare a suonare il toy piano. In collaborazione con Ricordi Music School. E ancora sempre il 20, dalle 16 alle 21, con i giovanissimi talenti dell'Associazione Pianofriends una rassegna dedicata al Concerto per pianoforte e orchestra che va dalle origini ai brani tardo-romantici più famosi, dove la parte dell'orchestra è eseguita dal secondo pianoforte. Da non dimenticare le «Piano lesson», i diversi siti: dal Santeria (con Arthur Jeffes) alla Triennale (con Ettore Borri) al Teatro Gerolamo (Django Bates).

Tra i tempi più interessanti, «Componi una canzone con un pianoforte e un laptop».

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