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Berlusconi a Salvini: "Torna nel centrodestra" E si offre come premier

Il Cavaliere: «Matteo non parla a nome della coalizione». E a Mattarella: «Io disponibile»

Berlusconi a Salvini: "Torna nel centrodestra" E si offre come premier

«Nell'ultima telefonata fatta a Salvini gli ho consigliato di tornare a casa. Salvini non ha mai parlato a nome della coalizione, ha sempre soltanto parlato a nome proprio e della Lega. La coalizione con un programma comune è assolutamente un'altra cosa e non ha nulla a che vedere con il Movimento Cinquestelle. In questo momento rispetto a quel tavolo c'è molta distanza».

Silvio Berlusconi, dopo aver a lungo mantenuto la consegna del silenzio, arriva ad Aosta per le Regionali di domenica e dice la sua in maniera esplicita sull'esperimento Di Maio-Salvini. Un intervento che ruota su due cardini- la delusione e la distanza - fa chiarezza sulla sua posizione e fa alzare la tensione con l'alleato leghista nel momento in cui la chiusura del «contratto» è ormai vicina.

Berlusconi fa una previsione non esattamente ottimistica sulla durata dell'esecutivo gialloverde: «Credo che questo governo si farà. Ma se si farà non avrà modo di avere grandi successi e quindi immagino che a breve andremo di nuovo a elezioni. Siamo qui per prepararci a quello».

Di fronte allo stallo per l'individuazione del premier, Berlusconi rilancia la sua candidatura per un governo di centrodestra «puro». «Con la carenza di personaggi che verifichiamo in queste ore, non hanno nessuno che ha la competenza e l'esperienza per fare il premier di un Paese difficile come l'Italia per quelle doti di affidabilità, buon senso, equilibrio, capacità di rappresentanza a livello europeo e internazionale. Io sono assolutamente disponibile e credo non ci sia nessun candidato paragonabile a Silvio Berlusconi».

La delusione è dovuta soprattutto al mancato incarico al centrodestra. «Sono spiaciuto perché il presidente della Repubblica non ci ha dato la possibilità di presentare noi, come centrodestra, il nostro programma, solidissimo, approfondito: avevo cominciato a prepararlo io oltre un anno fa per migliorare il nostro paese, la vita dei nostri concittadini».

Il presidente di Forza Italia preannuncia che il suo partito farà «un'opposizione sensata, critica, non a tutti i costi. Speriamo che i nostri amici della Lega siano in grado di resistere ed evitino che arrivino in Parlamento proposte di legge dei Cinquestelle originate della loro invidia sociale. Ho visto finalmente il contratto definitivo, ci sono situazioni non comprensibili dal punto di vista dei costi che qualcuno dei nostri ha quantificato in 100 miliardi. La preoccupazione è molto forte e la delusione profonda: ci sono troppi punti addirittura opposti a quelli del programma del centrodestra, a partire dalla giustizia». «Siamo proprio nella direzione più giustizialista possibile» aggiunge. «Adesso stiamo vedendo punto su punto in cosa siamo lontani, prenderemo al più presto una decisione. Ho detto ai miei di convocare il comitato di presidenza, forse già nel fine settimana, in modo da poter assumere una decisione. Che Dio ce la mandi buona».

Se Berlusconi attende al varco il governo, nel frattempo può incassare l'affetto della gente aostana. Il Cavaliere percorre a piedi la centrale via Porte Pretoriane dall'Arco di Augusto fino a Piazza Chanoux, cuore del capoluogo valdostano. Poco meno di un chilometro interrotto più volte da richieste di selfie e strette di mano da parte dei numerosi presenti. Durante il percorso anche una breve visita al Teatro romano.

Un vero e proprio bagno di folla per quella che su Twitter definisce «una giornata meravigliosa».

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