Cronache

Bullismo, 12 enne picchiata e minacciata dalle compagne di classe

Le bulle l'hanno picchiata e poi minacciata: "Ti aspettiamo fuori dalla scuola con le forbici"

Bullismo, 12 enne picchiata e minacciata dalle compagne di classe

In una scuola media di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia, una ragazzina di 12 anni è stata picchiata e minacciata da quattro sue compagne di classe.

Sembra che la ragazzina vittima di bullismo fosse intervenuta, il giorno precedente, a difendere una sua amica, per un litigio avuto a scuola con le quattro alunne. Il giorno dopo, al mattino, prima di entrare in classe e fuori dalle mura scolastiche, le bulle, quattro ragazze di età compresa tra i 13 e i 15 anni, hanno aspettato la dodicenne, con la quale hanno avuto un diverbio. Poi, secondo le dichiarazioni della madre, riprese dal Resto del Carlino, dalle parole si è arrivati ai fatti e la vittima è stata picchiata: strattoni ai capelli e pugni sulla schiena. Poi la minaccia: "Ti aspettiamo fuori dalla scuola con le forbici".

La dodicenne, che non ha avuto bisogno di ricorrere a cure mediche, ha raccontato tutto ai genitori, una volta tornata a casa. Immediato è stato l'intervento degli adulti, che si sono recati dai carabinieri di Casalgrande, per far presente l'accaduto. Sono in corso le procedure per identificare le quattro ragazzine, anche se per il momento contro di loro non è stata sporta alcuna denuncia, ma solamente presentata una segnalazione.

Successivamente, la madre della vittima, ha chiesto alla scuola di organizzare un incontro con gli altri genitori, per parlare del problema, dato che non è la prima volta che si verifica una situazione del genere, a pochi passi dall'istituto scolastico, intorno alla stazione ferroviaria. Tuttavia, sembra che la scuola non abbia voluto accogliere la richiesta della donna, dato che l'episodio non si è svolto all'interno dell'istituto.

La mamma della dodicenne, che ora deve accompagnarla tutti i giorni e andare a riprenderla all'uscita, non si aspettava questa reazione da parte della scuola, che"avrebbe dovuto mostrare una sensibilità diversa".

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