Economia

Rottamazione, oltre 950mila domande

Il 62% delle domande presentate via web. Le date da sapere

Rottamazione, oltre 950mila domande

Le richieste di rottamazione delle cartelle hanno superato quota 950mila. È il primo bilancio delle domande presentate all'Agenzia delle Entrate dal 26 ottobre 2017 al 15 maggio scorso, ultimo giorno per aderire. Il risultato supera le attese del ministero dell'Economia. Quanto alla modalità di presentazione, i contribuenti hanno optato soprattutto per Internet: il 62% circa delle domande è, infatti, stato inviato tramite i canali digitali, web e posta elettronica certificata, mentre un altro 37% è stato presentato agli sportelli e l'1% attraverso i tradizionali canali postali.

I cittadini che hanno aderito alla definizione agevolata, come previsto dalla legge, pagheranno l'importo residuo delle somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Chiuso il termine per l'adesione alla cosiddetta «rottamazione delle cartelle», l'Agenzia delle Entrate diretta da Ernesto Maria Ruffini analizzerà le istanze ricevute e fornirà la risposta ai contribuenti con l'esito di accoglimento o di rigetto dell'adesione. Entro il 30 giugno, a coloro che hanno aderito alla definizione agevolata, sarà inviata la «Comunicazione delle somme dovute» con l'elenco dei carichi «rottamati», il dettaglio sui possibili debiti che per legge non possono rientrare nella definizione agevolata, gli importi da corrispondere e i bollettini di pagamento in base al piano di rate indicato dal contribuente nel modello di adesione.

Per i debiti affidati alla riscossione dal 1 gennaio al 30 settembre 2017, i pagamenti sono previsti in un massimo di 5 rate (luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019), ciascuna pari al 20% del debito definito.

Per i carichi «rottamabili» relativi al periodo 1 gennaio 2000 - 31 dicembre 2016, sono previste fino a tre rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019. Le prime due rate ciascuna pari al 40% del debito definito, mentre la terza il restante 20 per cento.

Per cartelle o avvisi interessati da una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016, con rate scadute e non pagate al 31 dicembre 2016, comprese le istanze dei «respinti» della definizione agevolata, è invece prevista una prima comunicazione entro giugno con l'importo dovuto per regolarizzare le rate 2016 (da pagare entro il 31 luglio). Successivamente, entro settembre, arriverà la «Comunicazione» per la definizione agevolata (massimo tre rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019).

Il mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate scadute comporta l'improcedibilità dell'istanza presentata ai fini dell'ammissione ai benefici della definizione agevolata.

RE

Commenti