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Venezuela, Maduro rieletto presidente. Ma più della metà degli elettori non ha votato

Con il 68% dei voti Nicolas Maduro è confermato presidente del Venezuela. L'opposizione non ci sta, denuncia brogli e non riconosce il voto. Il principale oppositore, Falcon, chiede di rivotare

Venezuela, Maduro rieletto presidente. Ma più della metà degli elettori non ha votato

Più della metà dei venezuelani aventi diritto di voto non è andata alle urne. Per l'esattezza l'affluenza si è fermata al 46% (8,6 milioni di elettori su oltre 20 milioni). Come nelle previsioni ha vinto Nicolas Maduro, che si è imposto con il 67,7%, davanti a Henri Falcon fermatosi al 21,2%. Al terzo posto il prete evangelista di origine italiana Javier Bertucci, all’11%. Il dato più significativo, però, è questo: la coalizione delle forze di opposizione aveva chiesto ai sostenitori di boicottare il voto. E la risposta è arrivata, con un'astensione davvero altissima. Falcon non ha riconosciuto la vittoria del presidente e ha chiesto nuove elezioni entro l’anno. "Non riconosciamo questo processo elettorale come valido, vero", ha detto. "Per noi non ci sono state elezioni, dobbiamo farne di nuove". Anche Bertucci si è unito a Falcon nel chiedere nuove elezioni.

Maduro invece ha festeggiato la vittoria, parlando di risultato "storico". "Mai prima un candidato presidenziale ha preso il 68% del voto popolare", ha affermato di fronte alla folla di sostenitori che lo acclamava: "Abbiamo vinto di nuovo, siamo la forza della storia trasformato in una vittoria popolare permanente". Il Venezuela negli ultimi anni è crollato in una crisi economica gravissima, con iperinflazione, penuria di generi alimentari e medicine, problemi nelle infrastrutture energetiche e idriche. Una situazione che ha portato a un esodo di massa nei Paesi vicini.

"Ha trionfato la pace, ha trionfato la Costituzione", ha aggiunto Maduro appena è stata ufficializzata la sua rielezione. "È stata una elezione legittima, legale, appropriata. Convoco i candidati dell’opposizione a una giornata di dialogo per individuare le vie per una riconciliazione nazionale. Riuniamoci e cerchiamo quali possano essere. Questa è una iniziativa democratica. Noi chavisti siamo democratici e in 19 anni in Venezuela si è votato 25 volte e abbiamo perso due volte. Se uno perde deve ammetterlo. Noi perdemmo. E un minuto dopo andava riconosciuto il risultato. Aspiro a che questo sia fatto ora dagli altri candidati".

Mentre stava facendo la fila per votare in un seggio di Caracas, come chiunque altro, Maduro aveva evocato l’idea di un governo di riconciliazione nazionale: "Credo nella pace nel dialogo nel rispetto della Costituzione. Dobbiamo rispettare tutti - ha aggiunto nel comizio tenuto dopo la rielezione - anche chi non la pensa come noi.

Il cammino del dialogo parte da questo".

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