Cronaca locale

Filarmonica della Scala: maxi concerto in piazza

Via al conto alla rovescia per la serata in Duomo il 10 giugno. Opere russe e una sorpresa "samba"

Filarmonica della Scala: maxi concerto in piazza

Conto alla rovescia in vista del «Concerto per Milano» in piazza Duomo della Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly - fissato per domenica 10 giugno alle 21.30 con musiche di Cajkovskij, Mussorgsky e un finale con sorpresa chissà, forse «samba»; un grande pianista russo in scena, Denis Matsuev. Appuntamento sinfonico annuale gratuito che trasforma il cuore della metropoli in una sala «open air», stavolta con sette mega-schermi in centro. Nelle scorse edizioni una media di 40mila spettatori. Uno spettacoli così, degno di una capitale mondiale, da Parigi a New York, ma veniamo al progetto arrivato alla sesta edizione, alla sua metamorfosi.

Da «rito ambrosiano» aggiunto l'evento è ormai diventato un altro biglietto da visita del capoluogo lombardo nel mondo, se qualcuno aveva ancora dubbi. Basti pensare che i collegamenti tv, nelle scorse edizioni già copiosi con la Rai in testa, ora raggiungeranno - anche se in differita - Cina, Giappone e Corea del Sud. Come a dire che la musica sarà sempre di più la «cifra» della capitale lombarda, questo è l'obiettivo. Lo ha detto a chiare lettere il sindaco Giuseppe Sala durante la presentazione a Palazzo Marino. «Milano sta cercando di disseminare durante tutto l'anno eventi e momenti di musica», così il primo cittadino al tavolo con accanto Riccardo Chailly (direttore musicale scaligero) e i big di UniCredit e Allianz Italia principali sponsor dell'iniziativa, Jean Pierre Mustier - ceo Uni e presidente della Filarmonica - («un'iniziativa che ha l'obiettivo comune di avvicinare la grande musica a tutti») e l'ad Giacomo Campora (appuntamento «straordinario organizzato col patrocinio del Comune reso possibile grazie al sostegno dei privati»). Musica, maestro! In passato una carrellata di star della classica in piazza Duomo, per citarne alcuni: David Garrett, Martha Argerich e Nikolaj Znaider. Un nuovo arrivo.

Quest'anno c'è Matsuev, classe '75, grande interprete di Rachmaninov che si cimenterà con il monumentale Concerto per pianoforte e orchestra n.1 in si mib. min. op.23 di Cajkovskij. La seconda parte del programma ancora un omaggio ai grandi autori russi: Chailly e la Filarmonica alle prese coi Quadri da un'esposizione di Musorgskij nell'orchestrazione di Ravel; infine, dopo le atmosfere melanconiche moscovite la «sorpresa samba» o giù di lì, per portare gioia e allegria nella piazza.

«In questi anni - spiega il maestro d'orchestra Riccardo Chailly - abbiamo concentrato le nostre energie sul repertorio russo romantico. L'apice e il traguardo di questo periodo di lavoro è il programma del concerto di quest'anno». Autori molto amati e conosciuti, si potrebbe dire popolari; si prenda l'opera di Musorgskij, «anche chi non conosce questa musica - continua il direttore - dopo il primo ascolto viene rapito dalla sua forza e non può più prescindere».

Dopo i grandi russi - che rientrano nella scelta più generale di proporre al pubblico brani di grande musica ma conosciuti, «cantati» - la piazza verrà «riscaldata» con qualcosa di sudamericano. Tutto da decidere o confermare (sull'argomento bocche sigillate in Scala) ma il tam tam fa rumors e tirare a indovinare non è peccato: il pezzo in questione potrebbe essere «Tico Tico no Fubà» del compositore brasiliano Zequinha de Abreu?

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