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Da Icardi a Suso: Mondiale solo in tv

I «milanesi» e Nainggolan guidano la lista degli esclusi eccellenti in Russia

Marcello Di Dio

Domani la nuova Italia di Mancini, con il ripescato Balotelli, muoverà i primi passi a Coverciano. Ma gli azzurri saranno solo spettatori del Mondiale, le cui liste dei convocati non sono ancora chiuse. Ventuno giocatori del campionato italiano, tra cui il retrocesso Rohden del Crotone, hanno già un posto prenotato sui voli per la Russia, altri 33 (tra A e B) sperano. C'è poi un'altra lista di esclusi eccellenti che fa rumore. Tanto da aprire il dibattito: essere rilevanti nel nostro campionato non paga più o siamo noi a considerare ottimi dei giocatori che agli occhi del mondo risultano semplicemente normali?

Il caso più clamoroso riguarda il capocannoniere della serie A Icardi. Un unicum della storia recente, se si escludono il Pruzzo nel 1982 e nel 1986 e l'Hubner del 2002, sul trono dei bomber insieme a Trezeguet, ma chiuso dai vari Vieri, Del Piero, Inzaghi e Montella nella corsa al Mondiale di Corea e Giappone. Ventinove reti non sono bastate per convincere il ct argentino Sampaoli. Considerando anche che la punta dell'Inter ha pagato le scelte «politiche» all'interno dello spogliatoio albiceleste.

Poi c'è il romanista Nainggolan, stella incontrastata dei giallorossi e oggetto delle attenzioni di mercato da parte di tanti. Più che per una scelta tattica, la giustificazione di Martinez che preferisce il Witsel emigrato in Cina o il meno famoso Januzaj della Real Sociedad, la rinuncia a Radja ha radici disciplinari: poco gradito dal ct del Belgio il suo stile di vita del giocatore, che non ha mai negato i suoi vizi (fumo e alcool). Nainggolan è ritenuto un elemento di disturbo all'interno del gruppo e lui, fiero, ha deciso di non indossare più la maglia dei Diavoli Rossi. I tifosi non l'hanno presa bene: 10.000 le firme raccolte dal portale Change.org per chiedere il reintegro e persino un sit in sotto la sede della Federcalcio belga.

E hanno fatto discutere anche i no del ct spagnolo Lopetegui al 24enne Suso, uomo di riferimento dei meccanismi offensivi del Milan, o del selezionatore portoghese Santos al coetaneo interista Cancelo, da molti considerato come il miglior terzino destro del campionato. La lista continua con le esclusioni nobili del brasiliano della Juve Alex Sandro (che però negli ultimi tempi aveva perso il posto anche con Allegri) e del perno spagnolo della difesa del Napoli Raul Albiol.

E c'è chi si è stupito - anche se erano fuori dai radar dei rispettivi ct - per la mancata convocazione dello spagnolo della Lazio Luis Alberto, 11 gol e 13 assist in stagione, o del brasiliano del Napoli Allan, vero polmone della truppa di Sarri. La serie A è ormai una provincia dell'Impero calcio?

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