Cronache

Puglia, un nuovo piano per la guardia medica dopo i casi di violenza contro i medici

Si prevede l'accorpamento delle sedi più isolate e l'attivazione dei sistemi di videosorveglianza

Puglia, un nuovo piano per la guardia medica dopo i casi di violenza contro i medici


Troppi i casi di violenza ai danni dei medici in Puglia, non solo nei pronto soccorso negli ospedali, dove comunque già operano gli agenti della vigilanza, ma soprattutto nelle guardie mediche. Dove il medico, spesso solo, diventa vittima di episodi di violenza; soprattutto se di notte e in una zona isolata.
Così la Regione Puglia metterà in pratica un sistema per tutelare i medici. Il piano prevede l'accorpamento delle sedi e l’attivazione dei sistemi di sorveglianza.
Non mancano di certo le polemiche. L'ordine dei medici di Bari, infatti, secondo quanto si legge sul quotidiano regionale La Gazzetta del Mezzogiorno, ha chiesto alla Asl di chiudere tutte le guardie mediche che non garantiscono la sicurezza.
Già nel 2013 la Conferenza delle Regioni aveva stabilito che le guardie mediche sarebbero dovute scomparire con l'assistenza dei medici di base prolungata a sedici ore al giorno durante la settimana. Nel fine settimana avrebbe assicurato l'assistenza il pronto soccorso. Inutile sottolineare come questo tolga da un lato posti di lavoro ai medici e dall'altro non assicuri ai pazienti fortunatamente meno gravi, un'assistenza immediata visto il sovraffollamento dei pronti soccorsi.
"Di fronte al moltiplicarsi degli episodi di violenza ai danni degli operatori sanitari e al perdurare di diffuse condizioni di insicurezza nei luoghi di lavoro, l’Ordine chiede la chiusura immediata delle sedi di continuità assistenziale non idonee e la riorganizzazione del servizio." ha dichiarato sui social Filippo Anelli, presidente della Fnomceo (la federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri).
E contiua: " È dal 2013, dalla tragica uccisione di Paola Labriola, che l’Ordine denuncia le diffuse condizioni di insicurezza in cui i medici sono costretti ad operare. A settembre dello scorso anno i Presidenti degli Ordini pugliesi avevano incontrato il presidente Emiliano per discutere di possibili soluzioni alle drammatiche condizioni di sicurezza. Il 10 novembre scorso l’intero mondo sanitario, guidato dagli Ordini e dai sindacati, era sceso in piazza a Bariper protestare contro le inaccettabili condizioni di rischio in cui i medici sono costretti a svolgere il proprio servizio. Su proposta del Presidente Anelli si è costituito a livello nazionale l’Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza, la cui costituzione è stata annunciata dal Ministro Lorenzin proprio a Bari lo scorso febbraio. Eppure, nulla finora è cambiato nelle sedi in cui operano quotidianamente i medici.

"
Insomma si chiede l'immediata chiusura, per quanto, soprattutto nel Salento, in alcune sedi di guardia medica, sia stata prevista la figura del vigilante a tutela dei medici di turno.

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