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Quando Cottarelli diceva: "Meglio il voto di un governo tecnico"

Solo un mese fa l'ex commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, criticava i "governi balneari": "In questo momento ci vuole la politica, non un tecnico"

Quando Cottarelli diceva: "Meglio il voto di un governo tecnico"

C'era un tempo in cui Carlo Cottarelli non vedeva proprio di buon grado l'ipotesi di governi balneari. A dir la verità non si tratta di ere geologiche fa: parliamo di appena il mese scorso. Oggi l'ex commissario alla spending review è l'uomo della speranza chiamato da Sergio Mattarella a formare un esecutivo d'emergenza dopo la rovinosa fine di Conte. Ma una trentina di giorni fa considerava l'immediato ritorno alle elezioni più salutare di un governo tecnico.

Intervistato da Maria Latella su Sky, il 21 aprile il premier incaricato giurava di non essere stato chiamato da nessuno per guidare Palazzo Chigi. Erano i giorni dello stallo, con tre giri di consultazioni presidenziali finiti nel nulla per i veti incrociati dei partiti. Solo pochi giorni dopo, il 7 maggio, il capo dello Stato avrebbe provato a proporre ai leader polici un esecutivo "neutro" (alcuni ipotizzarono guidato proprio da Cottarelli) con il voto in autunno o a gennaio. L'ex commissario si disse disponibile ("se il Colle chiama, ci sono"). Poi però non se ne fece niente: Lega e M5S intrapresero la strada del dialogo per trovare un accordo e l'idea del governo del Presidente tramontò. Oggi è tutto diverso e Cottarelli è di nuovo in campo. Sarà lui a sedersi a Palazzo Chigi con una squadra tecnicissima, di persone che s'impegneranno a non candidarsi in politica, con l'obiettivo di arrivare a dicembre (se ci sarà la fiducia) o portare il Paese al voto dopo l'estate (se i partiti non gli concederanno il loro sostegno).

Cosa è cambiato in un mese? Mistero. Perché Cottarelli diceva che "se si tratta di fare un governo di tre mesi, balneare, si può anche fare, ma sarebbe un esecutivo che non farebbe niente". Cosa lo ha spinto, dunque, ad accettare l'incarico di Mattarella? Forse il senso dello Stato. Possibile. O ha cambiato idea? "Credo che il presidente del Consiglio debba essere un politico - spiegava l'ex commissario - In questo momento ci vuole la politica, non un tecnico.

E se la politica non si mette d'accordo di dovrebbe tornare alle elezioni". La domanda sorge lecita: trenta giorni fa, Cottarelli, l'incarico se lo sarebbe assegnato?

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