Cultura e Spettacoli

Calcutta, ecco come nascono i titoli delle mie canzoni

Calcutta è stato ospite al programma radiofonico di RadioDeejay di Linus e Savino, rivelando il suo modo di lavorare

Calcutta, ecco come nascono i titoli delle mie canzoni

Edoardo d'Erme, alias Calcutta, è diventato in breve tempo un punto di riferimento della scena indie rock italiana e in questi giorni sta lanciando il suo nuovo album Evergreen.

Il cantante pontino racconta ai microfoni di Radio Deejay che non ha scelto un produttore importante per il suo ultimo album, come non lo ha scelto in passato per Mainstream (2015), affidandosi piuttosto ad un suo amico e collaborando giorno dopo giorno alla creazione dell'album. Il disco è stato interamente arrangiato a casa, con l'aiuto soltanto di un computer. Il conduttore Savino, rivolgendosi a Calcutta, pone una domanda: "Non si possono non notare i titoli, soprattutto per noi che facciamo i disc jokey alla radio. Come nascono i titoli delle tue canzoni?". Il cantante spiega che la questione è più semplice di quanto sembri, infatti i titoli del nuovo album sono semplicemente i nomi dei file audio quando vengono salvati sul computer. In seguito ad una svista, all'invio al distributore della tracklist dell'album, sono rimasti i titoli che componevano l'album.

Calcutta continua dicendo che: "Ogni volta che si annuncia al distributore un album nuovo c'è questa esigenza di mandare i titoli al distributore; l'album non esiste, non ci sono le canzoni ma ad un certo punto si devono mandare i titoli al distributore. Chi lavora con me ha consigliato di non intitolare il singolo dell'album Paracetamolo, però purtroppo oramai i titoli erano in tracklist e non è stato più possibile cambiarli". Linus e Savino commentano dicendo che: "In realtà dunque c'è sciatteria dietro la scelta dei tuoi titoli, non c'è nulla di così complicato o così artistico, solamente una comunicazione sbagliata tra artista e distributore".

Nel suo ultimo album Evergreen è stato molto influenzato dalle sonorità degli artisti degli anni '60, in particolar modo dalle sonorità dei Beatles che hanno contribuito attraverso il loro lascito a donare un tocco vintage al lavoro.

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