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Striscia di Gaza, Hamas e Israele raggiungono una tregua

L'annuncio è stato dato da Hamas questa mattina attraverso al Jazeera ma Israele ha smentito. Però a Gaza, dopo giorni, i raid sono finiti, così come il lancio di razzi

Striscia di Gaza, Hamas e Israele raggiungono una tregua

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Nella Striscia di Gaza si è giunti a una tregua dopo giorni di scontri, bombardamenti e lanci di razzi dal territorio palestinese allo Stato di Israele.

Khalil al-Haya, numero due di Hamas, aveva detto che l'accordo era stato raggiunto con l'intervento di alcuni mediatori egiziani "dopo che la resistenza è riuscita a scongiurare l'aggressione". Frasi che però non avevano trovato la conferma di Israele. Il ministro dell'Intelligence, Yisrael Katz, aveva detto che Israele "farà sì che (Hamas, ndr) paghi per tutte le violenze contro Israele".

La notizia l'aveva rivelata per prima l'emittente al-Jazeera. Secondo il reporter del media qatariota, funzionari della sicurezza egiziana erano arrivati nella Striscia e avevano svolto un fondamentale ruolo di mediazione con Israele. E il negoziato si è sbloccato nel momento in cui Tel Aviv ha minacciato azioni ancora peggiori contro i capi delle organizzazioni palestinesi. Non a caso, da alcune settimane si parlava di nuovo di omicidi mirati da parte israeliana contro i vertici di Hamas e della Jihad islamica palestinese. L'assassinio del ricercatore palestinese nel Sud-est asiatico era stato un segnale chiarissimo da parte del Mossad.

"La tregua è nata dopo che Israele ha mandato un messaggio agli egiziani che, se le fazioni palestinesi non si fossero fermate, avrebbe reagito in modo più forte e contro la leadership di quei gruppi", spiega al-Jazeera. "I palestinesi stanno diffondendo la notizia che hanno negoziato il cessate il fuoco, ma Israele non ammetterà che ne hanno concordato uno. In ogni caso è successo comunque, sta funzionato e ha mantenuto le cose tranquille per il momento".

Rientra tutto nel gioco delle parti. Anche chi dà la notizia, chi smentisce e chi conferma è parte della diplomazia. Israele non ha interesse a mostrarsi come il Paese che ha avallato la tregua. I suoi ministri e il premier, Benjamin Netanyahu, hanno sempre sostenuto una linea dura e che non si sarebbero fermati. E il fatto che la tregua arrivi dopo il lancio di razzi palestinesi contro il territorio israeliano, è considerata da molti una sconfitta d'immagine.

Alle prime luci dell'alba, l'esercito israeliano ha colpito 25 obiettivi militari legati ad Hamas nella Striscia di Gaza. L'operazione è stata l'ultima, per oggi, delle Israel defense forces. La speranza è che ora la tregua resista. A Gaza, la situazione è diventata del tutto insostenibile. I morti tra le fila dei palestinesi sono più di 120. E gli ospedali della Striscia sono al collasso.

Israele continua a sigillare l'enclave palestinese con un muro che adesso è anche sottomarino.

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