Economia

Alitalia, ok alla vendita Ma scoppia la bufera sulla vecchia gestione

Indagati Ball, Cassano e Montezemolo. Che replica: «Operato sempre con responsabilità

Alitalia, ok alla vendita Ma scoppia la bufera sulla vecchia gestione

Alitalia tiene banco tra aule giudiziarie e parlamentari. Mentre dal Senato arriva il via libera al decreto legge sulla compagnia aerea, che proroga la cessione alla fine di ottobre, la procura di Civitavecchia iscrive nel registro degli indagati tre manager eccellenti. Gli ultimi tre ad della gestione Etihad, quando la compagnia emiratina deteneva il 49% di Alitalia, prima del commissariamento. Sono Silvano Cassano, Luca Cordero di Montezemolo e Cramer Ball, 51 anni, nominato il 25 febbraio 2016. L'indagine per Montezemolo e gli altri è stata rivelata da La Stampa e arriva a una settimana dalla «visita» negli uffici dell'ex compagnia di bandiera degli uomini della Guardia di Finanza, incaricati dal procuratore capo di Civitavecchia Andrea Vardaro di svolgere la perquisizione e il sequestro di documenti per l'ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta. Reato che sarebbe relativo, appunto, alla fase precedente al commissariamento del maggio 2017, commissariamento arrivato in seguito alla sentenza del tribunale di Civitavecchia che aveva certificato l'insolvenza di Alitalia.

Di ritorno da un viaggio all'estero, Luca di Montezemolo ha commentato la notizia dell'indagine: «Premesso che non sono al corrente di nulla - ha spiegato - posso dire che nel breve periodo di interregno tra i due amministratori, nel quale ho dovuto svolgere le funzioni di ad, l'ho fatto sempre con grandissima attenzione e senso di responsabilità».

Il periodo sotto la lente degli inquirenti è dunque quello tra l'1 gennaio del 2015 e il maggio scorso, quando la compagnia era gestita da Etihad e, per il 51%, da Cai-Midco, della quale facevano parte diverse banche, tra cui Unicredit e Monte Paschi, e altri azionisti privati. Nel mirino anomalie emerse dai bilanci poco lusinghieri, come l'ultimo depositato che prendeva atto di una perdita di esercizio di 408 milioni di euro.

Nel frattempo, come detto, è arrivato il via libera del Senato al decreto legge Alitalia. Composto di due soli articoli, il dl fa slittare il termine per la cessione della compagnia al 31 ottobre, e proroga la restituzione del finanziamento da 900 milioni di euro al 15 dicembre prossimo. Il via libera è arrivato con 264 voti favorevoli, 14 astenuti (i senatori di Fdi) e nessun voto contrario. Il provvedimento passa alla Camera per la seconda lettura. Non sono mancate le polemiche anche a Palazzo Madama con il relatore, il pentastellato Mario Turco, che ha ricordato che l'indagine conoscitiva svolta in commissione Speciale ha evidenziato «le criticità delle precedenti gestioni e i limiti delle attuali offerte».

In perdita anche il conto economico dell'amministrazione straordinaria dell'ultimo anno: il rosso ammonta a 160 milioni di euro, e il saldo di cassa «è insufficiente a garantire il rimborso del prestito e degli interessi; il tempo per scongiurare il fallimento è stretto».

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