Sport

Quel sibilo seducente della Bmw i8 Roadster che si trasforma in acuto

Alla guida dell'esclusiva ibrida plug-in sulle strade di Palma di Maiorca. Le «portiere-ali»

Gabriele Villa

Palma di Maiorca Le ali sotto i piedi? No, le ali esattamente nel posto dove, di solito, stanno le ali. Ai lati, dunque. Ma, in questo caso, ali di gabbiano. E poi il cielo. In questo caso, il cielo sopra Maiorca, l'isola del vento e delle contraddizioni. Delle scogliere a picco sul mare e dei tornanti che si inerpicano tra le rocce per lasciarti arrivare, all'uscita da una curva, di fronte a scenari spiazzanti per la loro bellezza. Certo che se schiudi il tetto, pardon la capote, premendo un pulsante, il tutto in appena 15 secondi, e il cielo ti appare, mentre sei dolcemente avviticchiato in un nido ovattato come quello della Bmw i8 Roadster, allora sì che ti sembra di volare.

Da dove cominciamo? Bella domanda quando tutto è attizzante. Allora cominciamo a entrarci in questo nido. E quindi dalle portiere-ali. Ali di gabbiano a battente in carbonio leggero. Che aprimmo, per la prima volta, quattro anni fa, durante il test drive sulle strade della Franciacorta. Allora la i8 non era ancora Roadster, ma era già, seducentemente i8, e quindi già faceva voltare la gente in una sorta di rallenty dell'ammirazione. Morale? A noi quelle «ali» continuano a piacere davvero tanto.

E veniamo al «nido»: l'abitacolo della Bmw i8 Roadster propone una linea di finiture ovviamente di massimo pregio (la vettura, anche se è riduttivo definirla tale, ha un costo che oscilla sui 160mila euro, bene ricordarlo) per incorniciare una console centrale protesa verso il conducente che rende tutto intuitivo: selezioni dei comandi e infotainment, mentre ci si accomoda sui nuovi sedili sportivi con funzione memory, tesi al massimo comfort. La guidiamo su un tracciato di oltre un centinaio di chilometri: si va dalle autostrade agli sterrati, a chiocciole di sentieri che fanno temere di entrare in un imbuto, mentre ci dirigiamo verso Banyalbufar, restando sulla costa Occidentale. Ma la Roadster si lascia stuzzicare e ci stuzzica sibilando con la sua silohuette per infilarsi ovunque. Con la massima disinvoltura.

Con il paddle è possibile affidarsi all'energia verde dell'ibrido e bisogna ammettere che anche quel sibilo riempie il cuore e le orecchie di emozioni, almeno quanto e quando lo shiftiamo con il rombo dell'opzione sport. Tutto ciò perché la i8 Roadster coordina l'interazione del motore elettrico e della batteria con il motore a combustione, sempre orientandosi alle prestazioni massime (consumi dichiarati di 2,1 litri/100 km nel misto, più 14,5 kWh). All'insegna di un'ottima efficienza, dato che il nuovo motore ibrido plug-in eroga 374 cv e 570 Nm, proiettando la Bmw i8 Roadster da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi. La capacità della batteria, incrementata a 30 Ah e 11,6 kWh è un'altra significativa novità della i8 Roadster. In modalità elettrica, la velocità è limitata a 105 km/h, estendibile a 120 km/h tramite il selettore eDrive.

Complessivamente, sfruttando il sistema ibrido (autonomia in modalità elettrica fino a 55 km), sono 400 km di autonomia, incrementabili a 600 con il serbatoio da 42 litri di carburante. E, vis a vis, con il frontale, spiccano la calandra a doppio rene Bmw, fari full-led e air curtain riaffidati a ritocchi intelligenti. Per accentuare, dal cofano motore, l'inconfondibile black belt a forma di V che, sottolineando la piatta silhouette, pare l'audace profilo di una modella da copertina, anche se i tecnici della Casa bavarese lo chiamano più professionalmente «architettura Life Drive». Velocità massima 250 km/h (autolimitata). Energia da ricaricare. A casa con la Bmw Wallbox o con il cavo.

Ma non c'è guinzaglio che tenga per una come lei.

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