Cronache

Brindisi, i bimbi non vanno a scuola: 64 genitori denunciati

Sono 64 i genitori denunciati dai carabinieri. L'accusa è di inosservanza dell'obbligo di istruzione dei figli minori

Brindisi, i bimbi non vanno a scuola: 64 genitori denunciati

Sono ben sessantaquattro i genitori denunciati in stato di libertà dai carabinieri di Brindisi. Sono ritenuti tutti responsabili di inosservanza dell'obbligo di istruzione dei figli minori. Il monitoraggio del fenomeno ha fatto emergere che trentasette minori, studenti dei vari istituti di istruzione della provincia di Brindisi, sono risultati assenti dalle lezioni, senza giustificato motivo, per un periodo di gran lunga superiore al venticinque per cento delle giornate consentite dalla legge.

Dei 37 minori in questione, sette hanno totalizzato il cento per cento delle assenze, nove dal novanta per cento al cinquanta per cento e ventuno dal cinquanta per cento al ventotto per cento. Tra i Comuni del brindisino che annoverano la più alta dispersione ci sono Torchiarolo, San Pietro Vernotico, Ostuni e Francavilla, con cinque studenti per località, seguiti da Ceglie Messapica con quattro, Brindisi e Fasano con tre. Il fenomeno pare non sia nuovo. Nell'anno scolastico 2016/2017, infatti, sono stati 78 i genitori denunciati (41 gli studenti assenti dalle lezioni) e fra i Comuni che hanno fatto registrare la più alta dispersione figuravano Latiano con ventidue studenti assenti, seguita da Fasano con otto, Brindisi con quattro, Francavilla Fontana tre, Oria e Ceglie Messapica due.

La dispersione scolastica rappresenta un problema particolarmente sentito che, oltre ad avere ripercussioni immediate sul profilo formativo, può influenzare anche l'evoluzione e il futuro dello studente. Infatti, coloro che hanno bassi livelli di scolarizzazione sono destinati a percorsi lavorativi instabili ed irregolari e sono maggiormente esposti ai rischi dell'esclusione sociale, o ad essere fagocitati dal mondo dell'illegalità.

Nel corso delle verifiche, particolare attenzione è stata posta al controllo della documentazione giustificativa, per accertare l'eventuale commissione del reato di inosservanza dell'obbligo dell'istruzione scolastica dei minori da parte dei genitori o degli esercenti la patria potestà.

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