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Salvini: "Sono favorevole alla reintroduzione del servizio militare"

Interpellato sull'ipotesi di incrementare il servizio civile, il leader della Lega dichiara di essere favorevole anche alla reintroduzione degli obblighi militari. "Ma - precisa - è una posizione personale che non impegna il governo"

Salvini: "Sono favorevole alla reintroduzione del servizio militare"

"Personalmente sono a favore della reintroduzione del servizio militare". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse favorevole ad incrementare il servizio civile. "Sono favorevole a implementare il servizio civile - ha precisato - ma anche, e questa è una posizione personale che non impegna il governo, al ritorno del servizio di leva".

Matteo Salvini rispolvera un suo vecchio cavallo di battaglia. Dopo avere accennato alla possibilità di "reintrodurre il servizio militare e il servizio civile per reinsegnare la convivenza civile" durante un comizio a Treviso dove era intervenuto per sostenere il candidato sindaco del centrodestra, Mario Conte, il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno ha confermato l'idea della naja anche ai giornalisti che lo hanno fermato davanti a Palazzo Chigi prima di partecipare alla riunione del Consiglio dei ministri.

A Treviso, il 2 giugno, il segretario della Lega aveva dichiarato: "Per la prima volta oggi ho partecipato alla festa del 2 giugno e ho visto sfilare il meglio dei nostri ragazzi fra le forze militari. In 45 anni non c'ero mai stato devo dire che è emozionante". Prima di lanciare l'idea del servizio militare obbligatorio, eliminato nel 2004. L'ultima chiamata alle armi è stata per i ragazzi del 1985. La leva militare obbligatoria nasce con il Regno d'Italia, nel 1861. L'art. 52 della Costituzione dice che "La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici", ma di fatto è caduto in disuso.

Oggi, ai sensi della legge 226 del 2004, la naja è obbligatoria soltanto per chi voglia fare il poliziotto, carabiniere, finanziere, vigile del fuoco o la guardia forestale, e dura un anno.

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