Cronache

Dolo, guardie giurate aggredite da extracomunitario senza biglietto

L’uomo, originario della Costa Verde, ha aggredito su un bus due guardie giurate che lo avevano sorpreso senza biglietto, tentando anche di sottrarre loro un’arma da fuoco

Dolo, guardie giurate aggredite da extracomunitario senza biglietto

Nella tarda serata di venerdì, due pattuglie del Comando Stazione Carabinieri di Campagna Lupia sono intervenute nei pressi di una fermata della linea Actv del centro di Dolo, dopo aver ricevuto una segnalazione. La chiamata sarebbe arrivata in seguito all’aggressione subita da due guardie particolari giurate, in servizio sul pullman di linea della tratta Venezia-Padova, da parte di un cittadino extracomunitario, a cui avrebbe fatto seguito una colluttazione.
Le guardie, due quarantenni dipendenti di un istituto di vigilanza di Mestre, avevano bloccato un trentaduenne, originario di Capo Verde ma residente a Oriago (VE), sorpreso senza biglietto di viaggio.
Durante la contestazione, l’uomo si sarebbe improvvisamente scagliato contro le due guardie, dapprima colpendole con alcuni pugni al viso, e poi tentando addirittura di sottrarre ad una delle due la pistola dalla fondina; per fortuna il tentativo non sarebbe andato a buon fine, grazie ad un apposito sistema di sicurezza a protezione dell’arma da fuoco.

L’extracomunitario sarebbe comunque riuscito ad impossessarsi di un telefono cellulare agganciato alla cintola dei pantaloni di una delle due guardie, per poi sferrare altri pungi e tentare di aprirsi una via di fuga. L’aggressore, bloccato infine dalle guardie giurate, è stato poi preso in consegna dai militari del Comando Stazione Carabinieri di Campagna Lupia, sopraggiunti nell’immediatezza dei fatti. I due aggrediti, ricorsi alle cure del pronto soccorso di Dolo, hanno riportato lesioni e traumi, con prognosi rispettivamente di 6 e 11 giorni.


Il trentaduenne è stato così arrestato dai militari con l’accusa dei reati di rapina, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, e poi condotto nella Casa Circondariale di Venezia.

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