Controcultura

Sette racconti-puntate che esplorano il futuro per capire il presente

"7" di Tristan Garcia punta sul fantastico e fa pensare alla serie di culto "Black Mirror"

Sette racconti-puntate che esplorano il futuro per capire il presente

Si può costruire un libro come fosse una serie tv? Verrebbe da rispondere: «no». Il lancio dell'editore, che evoca la serie tv Black Mirror, sarà l'ennesimo espediente per attirare il lettore riluttante... Al contrario, davanti a 7 (NNE, pagg. 518, euro 22) di Tristan Garcia, professione filosofo, bisogna rispondere con un «sì» secco. L'autore stesso ci scherza su, facendo dire a un personaggio che gli eventi a cui assiste sono «da serie tv».

Il libro è composto da sette racconti, sette come le virtù e i peccati capitali. L'ultimo, che per lunghezza potrebbe anche essere un romanzo, è diviso in sette parti. Siamo nel campo della fantascienza e del fantastico, l'equivalente televisivo potrebbe essere proprio Black Mirror o Philip K. Dick's Electric Dreams. La fantascienza e il fantastico sono strumenti narrativi privilegiati quando si tratta di esaminare un'idea o un concetto. Il trucco è portare tutto alle estreme conseguenze. Nel racconto Emisferi le minoranze etniche, religiose, politiche hanno ottenuto di vivere separate all'interno di «bolle» dalle quali è difficile uscire. Presto si sono create comunità nelle comunità: una «bolla» può contenerne altre. Il separatismo dilaga. Le comunità vivono una accanto all'altra senza conoscersi. I controllori, che vivono nel mondo esterno, si assicurano che tutto proceda per il meglio e secondo giustizia. Ma un controllore, dopo un giro di routine con complicazioni, sente un brivido e guarda all'orizzonte. In fondo potrebbe appartenere alla «bolla» di chi controlla altre bolle... Garcia ridicolizza l'arcipelago multiculturale, ove ogni minoranza chiede di essere riconosciuta e indennizzata dei torti subiti in passato. Garcia ci mette davanti agli occhi il risultato di questa politica: la separazione, non l'integrazione. L'autore-filosofo si diverte a giocare con le idee. Cosa accadrebbe se una droga consentisse di recuperare le nostre vecchie personalità, facendoci tornare adolescenti? Gli extraterrestri esistono ma cessano di esistere nel momento in cui sparisce l'ultima persona che crede in loro. C'è una dimensione parallela nella quale si è realizzato il mito della rivoluzione permanente ma chi vorrebbe vivere in quel lager a cielo aperto? Cosa lega la modella più seducente al suo contrario, un uomo orribilmente sfigurato che vive isolato in riva a un fiume? La musica è una creazione personale o tutte le melodie esistono dalla notte dei tempi e l'artista si limita a catturarle mentre fluttuano nell'aria?

Queste sono le prime sei storie. Poi c'è la settima, divisa in sette parti. Un uomo scopre di essere immortale e spende ogni vita nell'esplorazione di un'idea: la conoscenza, la santità, l'edonismo e così via. Ogni volta è un fallimento. Solo la prima vita, dove tutto era nuovo, è stata felice. Quest'ultimo racconto è la chiave del libro.

Un colpo di scena attende il lettore nelle ultime pagine: 7 è in realtà un romanzo a tutti gli effetti.

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