Cronaca locale

Migranti, il Pd in piazza per riaprire i porti Ma si divide sul barcone

Presidio davanti alla Scala contro il governo. Sala "inciampa" in aula su mozione 5Stelle

Migranti, il Pd in piazza per riaprire i porti Ma si divide sul barcone

«In piazza per dire che le persone non possono essere un pacco da spostare o da lasciare alla deriva. Il soccorso in mare va garantito. L'Italia e l'Europa devono cambiare» . Parola dell'assesore comunale al Welfare Pierfrancesco Majorino che ieri mattina ha lanciato la manifestazione in piazza Scala, prevista per questo pomeriggio alle 1830, per protestare contro la decisione del ministro dell'Interno Matteo Salvini di chiudere i porti italiani per impedire l'approdo all'Aquarius. «Noi pensiamo che prima di qualunque negoziato venga la tutela della vita umana. Per questo chiediamo di aprire i porti, garantire il soccorso in mare, salvare le persone - scrive Majorino nel suo post -. Portate un drappo bianco». Un'iniziativa che è stata ripresa anche da altre città come Lucca, Genova, Bologna, Torino. Così mentre l'assessore candida Milano a diventare capitale dell'accoglienza «senza se e senza ma» - ricordando sull'onda dell'hashtag «apriamo i porti» il pic nic del 23 - il sindaco Beppe Sala si smarca: «Ognuno è legittimato a fare quello che vuole e ognuno deve professare la sua idea: se qualcuno dovesse scendere in piazza, come in altri casi, osserveremo e ascolteremo. Poi Majorino ha una storia personale per cui è ovvio che sia vicino a certi movimenti. Io però dico che la mia convinta azione dell'accogliere nel rispetto delle regole chi scappa dalla guerra o dalla fame continua a essere così».

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e quello di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che hanno deciso di aprire i porti delle rispettive città per permettere l'attracco ai migranti «fanno bene» commenta Sala. Quello delle migrazioni «è il tema più politico che esista, e oggi come oggi è anche il tema più deviato da una politica alla ricerca di consensi» ha riflettuto il sindaco. Proprio il 23, alla vigilia del ballottaggio per le comunali a Cinisello Balsamo, dove la sinistra si gioca il tutto per tutto, Gorgonzola e Bareggio, l'assessore Majorino ha organizzato il pic nic pro accoglienza che non farà impazzire dalla gioia i candidati sindaci del Pd.

Ieri sera, intanto, è approdata in consiglio comunale la mozione proposta dal gruppo 5Stelle e firmata da tutti i gruppi dell'opposizione per chiedere che la barca su cui il 18 aprile 2015 persero la vita 700 migranti, che avrebbe dovuto essere trasferita a Città Studi come simbolo del Museo dei Diritti promosso dall'Università statale, non arrivi in città. Un trasferimento voluto dalla parlamentare Pd Lia Quartapelle che era riuscita a far approvare un emendamento con l'ultima Finanziaria per stanziare 500mila euro. Sala ha ribadito la sua decisione lasciare il barcone al sindaco 5Stelle di Augusta di tenere il barcone che vuole valorizzarlo nel Giardino della Memoria. Contrari al trasferimento del barcone a Città Studi anche i comitati che da anni lottano contro il trasferimento della Statale ad Arexpo. Con un doppio salto mortale il sindaco ha chiesto di sospendere la discussione della mozione «in attesa di conoscere il dettagli del progetto». Salvando così «la faccia» alla parlamentare Quartapelle», ed evitando il voto togliendo lo stesso Pd diviso dall'imbarazzo.

Allo stesso tempo il sindaco ribadisce la linea: «Siamo la Milano dell'accoglienza, del pic nic solidale, dell'apertura ai luoghi di culto».

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