Cronache

"Foibe, la grande menzogna". Revocata la sala per il convegno

Foibe, ancora un convegno dal "sapore negazionista". La sala è stata revocata, ma l'iniziativa rimane "meritoria" per il presidente del Municipio. Critiche dal centrodestra

"Foibe, la grande menzogna". Revocata la sala per il convegno

I negazionisti delle foibe di nuovo a convegno? "Foibe, la grande menzogna" è il titolo di un incontro che si sarebbe dovuto tenere a Genova, più di preciso in uno spazio pubblico del quartiere di Pra'. Ma, dopo le numerose polemiche sollevate, il presidente del Municipio di Ponente ha revocato la concessione della sala in questione.

L'obiettivo della conferenza, che a questo punto potrebbe tenersi in qualche altro luogo oppure non svolgersi più, è abbastanza esplicitato: l'Osservatorio antifascista permanente, che è l'organizzatore dell'evento, sottolineando l'esistenza di una presunta "grande menzogna" avrebbe, con ogni probabilità, dato al tutto un'impronta revisionista.

L'attenzione avrebbe potuto essere orientata alla portata numerica del fenomeno. Così, almeno, accade di solito quando si parla di foibe in termini di "menzogna". Quasi come se gli eccidi ai danni della popolazione italiana, insomma, non fossero quel dramma nazionale riconosciuto ufficialmente solo con la legge 92 del 2004, quella che ha istituito il Giorno del ricordo. Quando non si nega direttamente l'esistenza dei massacri, di consueto, i revisionisti usano mettere in discussione le cause e le responsabilità di quanto accaduto.

Tra gli altri era intervenuto anche Ignazio La Russa, che aveva chiesto di revocare la disponibilità della sala individuata:"Ennesima sfregio alla memoria degli italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia. Mi chiedo come il presidente del Municipio possa accettare un'iniziativa così vergognosa e dal sapore negazionista - aveva evidenziato l'esponente di Fratelli d'Italia -. Forse il suo essere del Pd nasconde una nostalgia per tempi bui? Chiedo che venga revocata la disponibilità della sala per non macchiare di vergogna non solo un luogo istituzionale ma anche la memoria e il dolore dei nostri compatrioti uccisi solo per il loro essere italiani".

Il presidente del Municipio, in effetti, ha optato per la scelta suggerita anche dall'ex ministro della Difesa. Lorella Fontana, che è il capogruppo della Lega nel consiglio comunale del capoluogo ligure, ha chiarito di ritenere questo incontro "ignobile e infamante" tanto "che denigra il ricordo degli esuli istriani e dalmati barbaramente uccisi nelle foibe".

Claudio Chiarotti, presidente del Municipio interessato e membro del Partito Democratico, ha specificato di condividere l'iniziativa. La titolazione del manifestino sarebbe però "fuorviante" rispetto alla discussione in sè, che si sarebbe invece svolta in modo serio e argomentato.

Non possiamo sapere, dato che il convegno non si è ancora tenuto, quali sarebbero state o quali saranno le argomentazioni sostenute dai relatori. Il dato certo è il titolo presente sul manifestino di presentazione: "Foibe, la grande menzogna".

Una scelta sufficiente per sollevare l'indignazione del centrodestra.

Commenti