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Caso stadio, Raggi: "Contro di me accanimento mediatico"

Virginia Raggi torna a parlare dopo il caso degli arresti per lo stadio della Roma: "Nessun sistema Raggi"

Caso stadio, Raggi: "Contro di me accanimento mediatico"

Virginia Raggi torna a parlare dopo il caso degli arresti per lo stadio della Roma. Il sindaco della Capitale solo qualche ora prima che scoppiasse la bufera aveva twittato proprio sullo stadio elogiando il progetto. Poche ore dopo è stata travolta dalle notizie degli arresti che hanno coinvolto anche il presidente dell'Acea, Lanzalone, uomo di fiducia dei grillini capitolini e anche di Di Maio. E così ai microfoni di Porta a Porta, la Raggi si è sfogata: "Parlare di 'sistema Raggi' "mi ha fatto arrabbiare, è vergognoso e oltraggioso, perché la procura ha detto chiaramente che io non c'entro, peraltro sono stati arrestati altri esponenti di partiti, l'ex assessore di Zingaretti Michele Civita e il vicepresidente del Consiglio regionale Palozzi di Forza Italia e si parla di sistema Raggi. Sarà perché sono donna o del m5s ma questo accanimento mediatico deve finire io non sono lo sfogatoio d'Italia".

Poi parlando sempre di Lanzalone e della sua nomina ha aggiunto: "Noi ci basiamo sui curricula e le capacità e sulle capacità, non faccio seguire le persone. Credo che questo metodo sia il migliore, ma capisco che possa comportare problemi, accade ovunque. Non è fragilità, forse fragilità di sistema, ma ognuno risponde per sè. Lanzalone è un professionista". Infine smentito un presunto incontro con Luigi Di Maio: "No, non ho parlato di Lanzalone con di Maio, sono 24 ore che leggo cose folli su giornali, ho letto che Di Maio sarebbe stato ieri in Campidoglio: smentiamo questa cosa, non è venuto in Campidoglio".

Insomma per la Raggi si è aperta una nuova bufera che rischia di minare sempre più la sua poltrona in Campidoglio.

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