Cronaca locale

"Mai offerte case a Maran, me l'avrebbe riferito"

L'assessore avrebbe rifiutato un alloggio dicendo che "qui non si usa": Sala smentisce i fatti

"Mai offerte case a Maran, me l'avrebbe riferito"

«Uno juventino onesto..» scherza su Facebook il delegato per le periferie del sindaco Mirko Mazzali volendo fare i complimenti (seri) all'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran. Nell'ordinanza che ha portato ieri all'arresto di nove persone nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma è scritto che due uomini dell'imprenditore Parnasi cercarono di esportare il modello di corruzione anche a Milano.

Il gruppo avrebbe tentato di corrompere Maran proponendogli una casa, offerta che l'assessore rifiutò sdegnosamente. In una intercettazione i due uomini affermano: «Siamo andati a fare proprio una figura di m., sembravamo i romani dei film quando vanno a Milano. Gli abbiamo proposto un appartamento ma lui ha risposto di no, che qui non si usa e che lui non voleva prendere in giro chi lo ha votato». Sul web c'è anche chi domanda come mai l'assessore non abbia denunciato il fatto. Ma è il sindaco Beppe Sala ieri sera prima del taglio del nastro della Torre Allianz a Citylife a riferire che in buona sostanza il fatto non sussiste: «Ho chiesto a Maran ma dice che in realtà non c'è stata nessuna offerta, sarebbe uscito bene comunque ma non c'è stata». E sottolinea che «i miei assessori sanno che di fronte a cose del genere la prima cosa che devono fare è venire a parlarne con me, e non mi aveva mai detto niente, quindi sono assolutamente tranquillo». Ricorda che il gruppo Parnasi «come è notorio qui stava lavorando sull'ipotesi dello stadio per il Milan, anche se mi pare che la discussione sia ancora in uno stato di discussione molto molto da definire». E Sala ripete di essere «molto tranquillo» e di aver visto «anche Maran altrettanto tranquillo».

Il vicecapogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico rivolge «un applauso e un ringraziamento a Maran se è vero come si legge che Parnasi tentò di corromperlo e lui respinse sdegnato l'offerta» ma lunedì prossimo gli chiederà «per quanto possibile di riferire circa questo riprovevole episodio in aula o in una seduta a porte chiuse della Commissione Antimafia».

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