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Il morto è vivo e vegeto: la moglie denuncia il decesso dell'uomo sbagliato

Una donna denuncia alla polizia la morte del marito, dopo aver trovato un cadavere nel fiume, eppure l'uomo risulta vivo e vegeto: ecco cosa è accaduto in Giappone

Il morto è vivo e vegeto: la moglie denuncia il decesso dell'uomo sbagliato

Un donna ha dato per morto il marito, dichiarandone ufficialmente la scomparsa alla polizia. Eppure l'uomo è riapparso dopo qualche mese in buona salute, stupito per l'accaduto: è quanto è successo in Giappone, per una vicenda che ha dell'incredibile. Il tutto è cominciato il 21 giugno dello scorso anno, quando è stato ritrovato un corpo ormai esanime appartenente a un uomo di circa 30 anni, nel fiume Edo a Katsushika - uno dei quartieri speciali di Tokyo. Lo stesso giorno, per casualità, è stato anche depositato il rapporto sulla scomparsa di un giovane marito di 40 anni.

La polizia, indagando sui i due casi, ha ritenuto che il cadavere potesse appartenere allo scomparso marito e la moglie, dopo averne visto il corpo, ne ha erroneamente confermato l'identità. Si è venuti a capo della vicenda soltanto il mese scorso, quando il giovane si è ripresentato vivo e vegeto a Matsudo, nella prefettura di Chiba, a distanza di quasi un anno dalla vicenda. La polizia ha perciò potuto identificare, questa volta senza alcuno sbaglio, i resti del morto e quindi ha consegnato il corpo alla vera famiglia.

Ovviamente sono giunte le scuse ufficiali, con la promessa di adottare misure per evitare il ripetersi di eventi simili. Tomoaki Uehara, funzionario del dipartimento di polizia metropolitano di Tokyo, ha rilasciato la seguente dichiarazione sull'accaduto: "L'incidente è estremamente deplorevole. Siamo determinati a prevenire il ripetersi". Una storia che sembra incredibile e che lascia basiti per la facilità con la quale, alle volte, ci si fa prendere dall'emotività del momento.

L'aspetto più strano è tuttavia la mancanza di controlli e ulteriori verifiche da parte degli addetti, per poter consentire ai familiari di riavere le spoglie del proprio congiunto per un ultimo saluto.

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