Cronache

Macerata, immigrato sorpreso a rubare minaccia e attacca agenti

“Io vi taglio a pezzi e vi mangio…”, violenta reazione di un 22enne della Guinea sorpreso a rubare in una copisteria del centro storico

Macerata, immigrato sorpreso a rubare minaccia e attacca agenti

Macerata, episodio di effrazione nel cuore della notte, che ha visto come protagonista un giovane di 22 anni originario della Guinea; il ladro, con permesso di soggiorno in fase di rinnovo, ha sfondato la porta d’ingresso di una copisteria sita nel centro storico della città con l’intenzione di rapinarla.

L’allarme, fortunatamente, è stato lanciato da un passante, che ha contattato subito la Polizia; dopo pochi minuti gli agenti sono giunti sul luogo ed hanno preso l’extracomunitario con le mani nel sacco.

Il giovane ha reagito con veemenza al tentativo di bloccarlo da parte dei poliziotti, e nella colluttazione che ne è nata uno di essi è rimasto ferito ad una spalla. Neppure all’interno della volante sulla quale è stato caricato il ladro si è calmato, continuando ad inveire contro gli agenti e prendendo a calci i sedili e le portiere dell’auto.

Una volta giunto in questura ha addirittura cercato di assalire nuovamente i poliziotti, prendendoli a calci e sputi ed urlando loro minacce decisamente esplicite e forti: “Io vi taglio a pezzi e vi mangio. Italiani di merda. La legge in Italia non può farmi nulla. Prendo una pistola e vi ammazzo, lo giuro su mia madre e su Allah. Io non ho nulla da perdere, vi denuncio tutti. Io ho fatto la guerra, nulla mi fa paura. Ne ho ammazzati tanti e ammazzerò anche voi”.

Questo il tenore delle parole gridate contro i poliziotti dal guineano, già noto peraltro alle forze dell’ordine per detenzione di droga ai fini di spaccio, reato contestatogli solo qualche mese fa.

Negli slip teneva nascosti 150 euro, frutto della rapina appena compiuta in copisteria; gli altri circa 1000 euro presenti in cassa non sono invece stati neppure toccati grazie al pronto intervento degli agenti.

L’extracomunitario è ora detenuto nel carcere di Montacuto.

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