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Caso rom, l'Ue contro Salvini: "Rispetto, frasi raggelanti"

Il Commissario Moscovici va all'attacco del ministro degli Interni: "Vanno rispettate lo stato di diritto e le regole comuni"

Caso rom, l'Ue contro Salvini: "Rispetto, frasi raggelanti"

Ancora una volta Matteo Salvini e il ministero degli Interni finiscono nel mirino Ue. Queta volta a criticare il leader del Carroccio è il il commissario Ue, Pierre Moscovici che prende posizione conttro la proposta del titolare del Viminale di avviare un censimento sui rom: "Anche se interferire negli affari interni di un Paese, commentare questa o quell’altra dichiarazione scioccante o raggelante, può essere una tentazione a cui è estremamente difficile resistere, resisterò con tutte le forze. Dico che la Commissione Ue eserciterà le sue competenze con le regole di cui dispone. Ci sono regole in materia economica e finanziaria ma anche per quanto riguarda lo stato di diritto. Sono le nostre regole comuni e vanno rispettate da tutti".

Un avvertimento chiaro quello di Moscovici che di fatto apre nuovamente un terreno di scontro tra l'esecutivo e Bruxelles. Il ministro degli Interni aveva comunque precisato nella giornata di ieri che la sua proposta non è una vera e propria schedatura dei rom: "on è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno, nostro obiettivo è una ricognizione della situazione dei campi rom. Intendiamo tutelare prima di tutto migliaia di bambini ai quali non è permesso frequentare la scuola regolarmente perché si preferisce introdurli alla delinquenza. Vogliamo anche controllare come vengono spesi i milioni di euro che arrivano dai fondi europei", ha affermato Salvini. Sul fronte rom si sono agitate anche le acque della maggioranza con i grillini e il premier Conte che avrebbero chiesto, secondo alcuni retroscena riportati da La stampa, una correzione del tiro da parte del Viminale.

Salvini come detto ha poi spiegato il suo piano e Di Maio ha commentato la sua presa di posizione: "Mi fa piacere che Salvini abbia smentito qualsiasi ipotesi di censimento registrazione o schedatura degli immigrati perché se una cosa non è costituzionale non si può fare".

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