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Migranti, boom di richieste d'asilo in Albania

Albania: da semplice tappa intermedia a destinazione finale dei profughi in viaggio sulla rotta balcanica. Ecco la metamorfosi del Paese balcanico

Migranti, boom di richieste d'asilo in Albania

Benvenuti in Albania! È questa la prima cosa vista dai migranti mediorientali subito dopo aver attraversato il confine con la Grecia. L’Albania è diventata una vera e propria tappa per i profughi che percorrono la rotta balcanica, dato il rafforzamento e il massiccio monitoraggio di questo tragitto negli ultimi mesi.

La classica rotta balcanica inizia da Turchia e Grecia, per poi passare attraverso Macedonia e Serbia fino ad arrivare nel cuore dell’Europa: Ungheria, Austria, Germania e Italia.

Molti immigrati hanno iniziato a considerare diversamente il proprio passaggio in Albania: non più una fermata intermedia, ma una destinazione finale, demoralizzati dal fatto che Serbia e Macedonia hanno deciso di chiudere i propri confini, così come l’Ungheria di Orban.

Ed è proprio per questo motivo che nelle ultime settimane, i centri di accoglienza di Tirana sono stati letteralmente invasi da migliaia e migliaia di rifugiati, che chiedono disperatamente di rimanere in Albania. Gli uffici amministrativi sono stati sommersi da pratiche di richieste d’asilo di persone principalmente provenienti dalla Siria.

Per la maggior parte dei migranti il piccolo paese balcanico, dal quale fino a pochi anni fa partivano centinaia di persone in cerca di una vita migliore in Europa, ora sembra essere la loro unica via d’uscita. Ma non tutti la pensano così. Molti rifugiati, infatti, preferiscono chiedere asilo politico in Albania, in modo tale da risparmiare tempo, per poi cercare di trasferirsi, una volta ottenuti i documenti regolari, nei paesi del Nord Europa, in primis Germania, Francia, Regno Unito.

Nonostante il continuo impegno dell’Albania nel portare avanti Frontex, sistema di controllo e gestione delle frontiere esterne dell’UE, Bruxelles sembra non aiutare più di tanto la capitale albanese nell’accoglienza di coloro che sono arrivati recentemente ​​sul suo territorio.

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