Salute

«Occhio al blu dei led, fa guai»

Il primario del S. Raffaele: «Meglio usare le sfumature rosa»

«Nella composizione della luce solare si trova anche la luce blu, che è dannosa per gli occhi. Sulla retina, come effetto cronico, può produrre la degenerazione maculare. Putroppo i led, che si stanno diffondendo come fonte di illuminazione artificiale nelle nostre strade, oltre che sui device elettronici, producono una luce con una componente blu maggiore rispetto a quella presente nello spettro della luce solare. In particolare quella blu-viola, che è la più dannosa». A spiegarlo è Francesco Bandello, ordinario di Oftalmologia e direttore della Clinica Oculistica dell'Università Vita-Salute e primario di Oculistica al San Raffaele di Milano.

«I led - spiega Bandello - sono un aiuto per l'illuminazione, durano di più e garantiscono un grande risparmio. Illuminano anche i nostri videoterminali e i vari device. Purtroppo i led, in particolare i più economici, hanno una componente blu maggiore rispetto a quella dello spettro della luce solare, rischiando di fare molto male ai nostri occhi, perchè incide sulla degenerazione maculare». Una patologia, ricorda Bandello, che per l'allungamento della vita media, «sta aumentando a dismisura per frequenza, rappresentando la principale causa di grave riduzione visiva per chi ha più di 60 anni, ed è in incremento costante: non porta alla cecità ma compromette la visione e la possibilità di svolgere alcune attività importanti come la lettura, la scrittura, la guida e molte altre fatte guardando al centro del campo visivo, che corrisponde al centro della retina, compromessa. Peraltro questo avviene in una fase della vita in cui si ha bisogno di mantenere la propria autonomia».

Attenzione anche alle passeggiate al chiaro dei led, «perchè la luce blu per il nostro sistema nervoso centrale è segnale di stai sveglio, al contrario della componente rosa, all'estremo opposto dello spettro, che invita al sonno. Basta uscire alla sera per portare il cane per esporsi a quella forma di illuminazione che l'organismo umano percepisce come significativa del risveglio».

Come risolvere il problema? «I led che hanno uno spettro di illuminazione più vicino a quello della luce solare, con una componente di luce rosa maggiore e minore di blu, costano di più, c'è quindi una minore tendenza ad utilizzarli. Dovrebbe invece esserci una maggiore cultura rispetto a questi problemi di salute. I led sono il futuro e nessuno dice che non devono essere utilizzati, ma se esistono led con una lunghezza d'onda meno dannosa per un costo appena superiore varrebbe la pena utilizzarli».

Sulla degenerazione maculare legata all'età, conferma Bandello, «è dimostrato che esiste un ruolo importante delle radiazioni luminose, ma alla malattia si arriva con una predisposizione costituzionale, genetica, a cui si sommano gli effetti di altri fattori come appunto le radiazioni luminose e poi il fumo e una alimentazione ricca di grassi animali».

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