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"Sul conflitto di interessi si parla a vanvera"

"Sul conflitto di interessi si parla a vanvera"

Milano Mediaset è usata «impropriamente» come «elemento di lotta politica», ma di conflitto di interessi «si parla a vanvera». Lo ha detto il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, ieri nel suo intervento nel corso dell'assemblea dei soci del Biscione. «Siamo tirati in ballo - spiega Confalonieri - impropriamente come un elemento della lotta politica. Da che parte sta Mediaset? Di chi fa il gioco? Sfido chiunque a valutare i nostri programmi come qualcosa di organico a qualcuno, mentre è vero che tutti i giovani protagonisti della nuova politica italiana si sono fatti le ossa e si sono fatti conoscere nei nostri studi televisivi». «La nostra società - ha detto ancora Confalonieri -nel corso delle ultime elezioni politiche ha dato una prova esemplare di cosa significhi essere un grande editore di informazione e ha saputo essere un polo di dibattito e di confronto democratico».

Confalonieri ha anche parlato della concorrenza della grandi aziende del web sul fronte della produzione di contenuti. Netflix, Amazon, Google e Apple competono ormai anche su un terreno che era completo appanaggio fino a pochi anni fa, di editori tradizionali e regolamentati come è per l'appunto Mediaset. Ma c'è dell'altro. «Gli over the top (ott) - ha detto Confalonieri nel suo intervento- cercano in tutti i modi di sottrarci contenuti di proprietà, sviluppati a caro prezzo. I nostri prodotti audiovisivi diventano dunque il supporto della loro raccolta pubblicitaria». Per questo auspica Confalonieri «le istituzioni devono recuperare spazio e ruolo e sapere che noi editori tradizionali, oltre ad essere quelli che pagano tutte le tasse, garantiscono anche alti livelli di occupazione.

Siamo sottoposti a un sistema super penetrante di regole e controlli e dunque siamo una risorsa per la difesa di un ambiente pluralista».

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