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Legittima difesa, la Gelmini brucia il Carroccio

La capogruppo di Forza Italia in pressing sull'esecutivo per far approvare la norma

Legittima difesa, la Gelmini brucia il Carroccio

Roma - Forza Italia chiede chiarezza. E sulla legittima difesa invita il governo a trasformare le promesse in sostanza normativa.

L'affondo viene portato da Mariastella Gelmini che in conferenza dei capigruppo brucia sul tempo la Lega e pone il tema dell'immediata calendarizzazione della proposta di legge di cui è prima firmataria. «Sulla legittima difesa il governo è un coro polifonico stonato. Salvini auspica una nuova legge, Bonafede fa trapelare che non se ne parla perché a proteggere i cittadini deve essere lo Stato, Fraccaro, invece, sposa a denti stretti la linea leghista. Insomma, qual è la posizione dell'esecutivo? Una cosa è certa, Forza Italia ha posto in conferenza dei capigruppo il tema dell'immediata calendarizzazione della proposta di legge a mia prima firma, ci auguriamo arrivi in aula prima possibile».

La riforma della legittima difesa è nel «contratto» ma sulla sua urgenza ci sono posizioni diverse nel governo gialloverde. Sullo sfondo ci sono gli umori popolari di cui tenere conto, con l'aumento della voglia di sicurezza «fai da te». Il 39% degli italiani è, infatti, favorevole all'introduzione di criteri meno rigidi per il possesso di un'arma per la difesa personale, in aumento rispetto al 26% del 2015.

Da Forza Italia si alza un coro di voci in sostegno della proposta Gelmini. «Basta alibi, è bene che Lega e M5s si adoperino perché si arrivi presto al voto in Aula» dice Mara Carfagna. «Il testo Gelmini è completo e, se c'è la volontà politica, può essere approvato in una settimana». Gregorio Fontana sottolinea l'assoluta necessità di non vedere più cittadini «sul banco degli imputati per aver difeso loro stessi e le loro famiglie». Laura Ravetto ricorda che si tratta di «una battaglia storica di Forza Italia, ma la quadra nel governo ancora non si vede». E Stefano Mugnai rilancia la palla verso Palazzo Chigi: «La legittima difesa è una nostra priorità: il governo che dice?».

Una risposta, dai toni netti, arriva dai capigruppo leghisti. «Questo governo nei prossimi mesi, non altri governi in tanti anni passati, restituirà il diritto alla legittima difesa. Questo è l'impegno che la Lega manterrà. Il resto sono chiacchiere» dichiarano Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

Sullo sfondo Forza Italia inizia ad alzare la voce in vista della trattativa per le Comunali di Perugia del prossimo anno, un voto che precederà di 24 mesi le Regionali umbre. «Forza Italia ha il sindaco di Perugia e la Lega il sindaco di Terni» ammonisce Catia Polidori. «Romizi non ha bisogno di accordi per essere appoggiato dal centrodestra. È un sindaco uscente molto bravo, riconosciuto da tutti come l'unico in grado di riconquistare la città.

Il candidato alla Regione, tra due anni, lo sceglierà come sempre il presidente Berlusconi in accordo con i leader nazionali alleati».

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