Economia

Le tariffe chiare e basse di Iliad agitano i sonni delle tlc italiane

Il gestore francese macina 10mila sim al giorno. Ricavi in calo per Vodafone e Tim. Ma il boom rallenterà

Le tariffe chiare e basse di Iliad agitano i sonni delle tlc italiane

L'arrivo in Italia di Iliad ha sconvolto il tranquillo mercato delle telecomunicazioni italiane, dominato da Tim, Vodafone e Wind-Tre, con l'aggiunta di Fastweb, che fino a un mese fa viveva del suo consolidato equilibrio. Tanto consolidato che l'Antitrust è recentemente intervenuta per sospendere le offerte a 28 giorni che gli operatori avrebbero addirittura concordato tra loro.

In questo contesto Iliad, società dell'imprenditore francese Xavier Niel sbarcata esattamente un mese fa, era destinata a far discutere. E secondo le prime analisi avrà sicuramente successo, anche se i concorrenti non corrono il rischio di essere schiacciati. Ma di soffrire, questo sì. Questa, almeno, è la sintesi di quanto pronosticato da S&P Global sul debutto del nuovo operatore. Secondo l'agenzia di rating Usa Iliad dovrebbe raggiungere l'obiettivo di un milione di clienti entro un anno senza però «uccidere» i concorrenti sul mercato italiano della telefonia mobile. E questi non sono certo tranquilli: come la stessa S&P evidenzia, gli altri operatori stanno già facendo offerte vantaggiose per arginare il processo di cambio operatore che sempre si prospetta quando arrivano sul mercato tariffe meno care. E quella di Iliad lo è, almeno per il primo milione di clienti a cui è garantita una tariffa davvero competitiva che, secondo alcuni operatori, è venduta in perdita.

Ad oggi il numero degli abbonati dell'operatore francese potrebbero essere già 300mila con un tasso di attivazione di 10mila sim al giorno. Certo il successo del primo mese, quello del lancio, sarà difficilmente ripetibile, ma non c'è dubbio che la tariffa semplice e sopratutto «tuttocompreso», 5,99 euro al mese per chiamate e sms illimitati e 30Gb di traffico, ha fatto breccia nel cuore degli italiani. Tanto che gli operatori strutturati come Tim e Vodafone sono già partiti all'attacco.

Lo hanno fatto lanciando marchi low cost nella telefonia mobile. Infatti Kena (Tim) e ho Mobile (Vodafone) hanno offerte simili a quella di Iliad, inseguendo il concorrente sul tema della «trasparenza» dei costi. Come se questa, prima, non fosse evidentemente così garantita. E gli operatori tradizionali si sono spinti anche oltre lanciando con tariffe molto interessanti per i loro marchi. Tim ha lanciato IperGo da 7 euro al mese, che offre traffico voce e Sms illimitati con 30 GB di traffico. Non è stata da meno Vodafone con la tariffa Special Minuti da 7 euro al mese per 1000 minuti e 30Gb. E infine Wind che con Smart 5 Easy 15 ha messo sul piatto minuti illimitati e 15Gb a 5 euro al mese. Iliad ha anche spinto i gestori a lanciare tariffe «tutto compreso» togliendo i balzelli tariffari che facevano lievitare le bollette.

A livello ufficiale i grandi capi dei big delle tlc ostentano tranquillità. Ma non è forse un caso che, in questo ultimo mese, sui media e soprattutto sul web siano usciti vari articoli a fare le pulci al nuovo arrivato. Criticato per le condizioni contrattuali, per la sicurezza delle sim, per la qualità della connessione: un trattamento mediatico abbastanza inusuale.

L'effetto Iliad costerà comunque caro: la banca d'affari Berenberg stima per Vodafone (che ha tariffe più alte) una riduzione dei ricavi dei servizi, sull'anno, del 7,9% e per Tim di circa il 3,2% nel secondo semestre. Gli analisti concordano sul fatto che l'offerta low cost dell'operatore francese metterà sicuramente sotto pressione i prezzi delle offerte in Italia. Sarà però difficile che la società guidata da Niel possa avere un impatto sul mercato simile a quello ottenuto da Free Mobile in Francia nel 2012. Secondo gli analisti, inoltre, a «frenare» Iliad in Italia ci sarebbe anche una rete distributiva poco capillare.

In ogni caso, anche se l'operatore francese non rivoluzionerà il mercato del mobile, non c'è dubbio che ha già lasciato il segno.

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