Cronaca locale

Per l'Old Fashion un mese di chiusura dopo l'aggressione a Niccolò Bettarini

Licenza sospesa alla discoteca. "Un pericolo per la sicurezza pubblica"

Per l'Old Fashion un mese di chiusura dopo l'aggressione a Niccolò Bettarini

Hanno ben 33 telecamere esterne al locale. E dopo l'attentato al «Bataclan» (Parigi 13 novembre 2015), sono stati installati degli scanner. «Un controllo aggiuntivo affinché nel locale vengano portati oggetti pericolosi, come i coltelli». Lo ha dichiarato il gestore della discoteca «Old Fashion» Roberto Cominardi (nella foto) all'agenzia di stampa Adnkronos che lo ha intervistato dopo il ferimento di Niccolò Bettarini, il 19enne figlio maggiore dell'ex celebre coppia Simona Ventura-Stefano Bettarini, colpito da 11 raffiche di cacciavite per mano di un gruppo di quattro balordi dopo che si era frapposto tra loro e un amico al solo scopo di mettere pace. Un fatto accaduto fuori dal locale «a circa 250 metri» ha precisato Cominardi e quando la discoteca era già chiusa, seppur da pochi minuti.

Un assalto, però, dopo il quale il questore Marcello Cardona, con un provvedimento reso noto ieri pomeriggio, ha sospeso la licenza del locale per un mese a partire da subito. Nella decisione di Cardona ha pesato che la lite, poi sfociata più tardi all'esterno della discoteca nel ferimento Bettarini jr, sia iniziata però all'interno. Non che il gestore possa farci qualcosa, la discoteca non è certo di quelle note per essere «mal frequentate», al contrario.

«In tale circostanza - si spiega nel provvedimento - un addetto alla sicurezza della discoteca interveniva, limitandosi a rivolgersi nella sua stessa lingua all'albanese autore dell'aggressione, senza richiedere alcun intervento alle forze dell'ordine. La lite proseguiva all'esterno, nell'immediata adiacenza dell'ingresso, e inizialmente veniva coinvolto solo il ragazzo schiaffeggiato dentro la discoteca. In suo soccorso giungevano alcuni suoi amici, tra cui la vittima. Una guardia giurata, estranea al personale della discoteca, che si trovava in automobile nella zona, notava un nutrito gruppo di persone e tra questi di un uomo con un grosso coltello tra le mani e pertanto aveva richiesto l'intervento degli agenti delle volanti».

Sarebbe emerso così «un quadro molto allarmante che denota come la discoteca in questione costituisca fonte di pericolo per la sicurezza pubblica - continua il testo del provvedimento -, considerato anche il comportamento dei responsabili contraddistinto, specialmente nell'aggressione finale, da particolare efferatezza, dal momento che la giovane vittima veniva colpita con calci e pugni sia in viso che all'addome, anche quando era già esanime e al giovane venivano inferti ripetutamente colpi con arma da taglio anche in aree prossime agli organi vitali». Il questore ha quindi adottato la misura «(...) al fine di evitare il ripetersi di episodi violenti presso il locale che arrechino danno per l'ordine pubblico e la sicurezza e i cittadini».

La chiusura temporanea dell'«Old Fashion» è compresa in una più generale linea severa del questore Cardona che, per quel che concerne il controllo del territorio e la prevenzione ,è arrivato anche a un centinaio di chiusure di locali «difficili» in un anno.

La Divisione amministrativa ha poi preso in considerazione gli interventi delle forze dell'ordine per fatti in qualche modo connessi alla discoteca: gli spacciatori e i tassisti abusivi, trasformatisi anche in stupratori, che frequentano l'area intorno alla Triennale e viale Alemagna, non hanno di certo favorito il locale in questo senso.

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