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Così Fi incalza il Carroccio su fisco e legittima difesa

Fissata la strategia di opposizione: pressing legislativo sul governo sui punti condivisi nel centrodestra

Così Fi incalza il Carroccio su fisco e legittima difesa

Nessuno nasconde che la traversata del deserto sarà lunga e faticosa. Ma per renderla meno dura e dare forza alla propria opposizione Forza Italia si è messa sotto a studiare e a fare le pulci alle misure presentate dal governo.

Silvio Berlusconi in questa fase non pensa affatto a recidere il legame con la Lega, anche se sa bene che bisognerà attendere per misurare gli umori degli elettori azzurri, una parte dei quali è attratta dall'alternativa leghista. La strategia è quella di stanare Matteo Salvini e i suoi uomini facendo una seria opposizione nel merito, rilanciando costantemente il programma del centrodestra, quello con cui Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia si sono presentati agli elettori.

Le iniziative parlamentari che Fi sta mettendo in campo sono molte. Il primo affondo si è avuto con la legittima difesa, con Mariastella Gelmini che ha alzato la voce chiedendo di mettere mano alla normativa e ha presentato una sua proposta di legge. Ora gli azzurri, con Mara Carfagna si preparano a presentare la loro proposta sulla fiscalità di vantaggio per i professionisti, soprattutto per i giovani e per chi è imprenditore di se stesso, nella convinzione che una prima misura di stimolo e di fiducia può essere rappresentata dall'innalzamento del tetto del regime forfettario agevolato previsto per i professionisti e le altre tipologie di partite Iva, dagli attuali 30mila euro fino a 50mila euro.

Sull'immigrazione l'apprezzamento per l'operato di Salvini è dichiarato, anche se secondo Fi a livello di strategia europea sono stati commessi errori, facendo un investimento sbagliato sull'asse di Visegrad. Dentro Fi ci si inizia anche a chiedere cosa resterà della flat tax diventata un obiettivo non una priorità. Così come non è passata inosservata l'assenza di Salvini al Consiglio dei ministri in cui è stato varato il Dl Dignità. A breve, poi, si proverà a incalzare il ministro Tria sulle accise, le stesse accise che Salvini aveva promesso di limare in tempi brevissimi. Il problema, spiegano gli azzurri, è che a parte l'immigrazione tutte le deleghe che contano le ha M5s e questo non potrà non farsi sentire, così come è accaduto ad esempio sul contante, tema sul quale il leader leghista è stato subito stoppato. E anche in Europa, fa notare Patrizia Marrocco, «sulla riforma del copyright M5s ha interesse a difendere i giganti del web. Spero che la Lega si dissoci perché si rischia di penalizzare l'industria culturale e creativa italiana».

Ci si muove anche per rinsaldare il rapporto con le associazioni. Il gruppo di Forza Italia ha incontrato al Senato i rappresentanti di Confedilizia. «Come sostiene il presidente Berlusconi - spiega Anna Maria Bernini - l'economia viene trainata da esportazioni e mattone. Ci muoveremo in Parlamento per dar seguito alle istanze che provengono da un mondo che ha subito più di altri la pesante crisi».

Dopo l'intervento di Franco Dal Mas, che ha organizzato l'incontro, il presidente Spaziani Testa ha ribadito la necessità di arrivare all'approvazione della cedolare secca per gli immobili non abitativi, «una sorta di flat tax immobiliare».

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