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Dall'avvocatura un paracadute per Fico: non pagherà i vitalizi agli ex parlamentari

L'Ufficio di presidenza non risponderà personalmente sui ricorsi accolti

Dall'avvocatura un paracadute per Fico: non pagherà i vitalizi agli ex parlamentari

Roma - L'attacco ai privilegi degli ex parlamentari non si ferma. Tanto più che ora il Movimento Cinque stelle e il presidente della Camera Roberto Fico possono contare su un «paracadute». Il motivo? É arrivato il parere dell'Avvocatura dello Stato che assicura che i membri dell'ufficio di presidenza della Camera non dovranno rispondere personalmente qualora i ricorsi sui tagli ai vitalizi fossero accolti. In sostanza qualora la class action (un'azione legale collettiva) promossa da Antonello Falomi e da altri ex parlamentari dovesse andare a segno i membri dell'Ufficio di presidenza non dovranno mettere mano al portafoglio.

I Cinque stelle a questo punto rilanciano con forza su un tema che sanno essere popolare. «Nel giro di una settimana si potrà approvare il tema dei vitalizi e mettere fine a questo privilegio. Le pensioni di privilegio, come le ha chiamate Boeri, presto non esisteranno più. Se uno ha una pensione sproporzionata rispetto ai contributi versati, allora è necessario un ricalcolo. Così, di contro, vogliamo portare le pensioni minime a 750 euro», dice il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. «Spero la Camera possa approvare la delibera sui vitalizi il prima possibile. Gli ex parlamentari non riusciranno a intimidirci».

Sul tema interviene anche il presidente dell'Inps Tito Boeri, con una posizione di sostanziale equidistanza. «I titolari di cariche elettive vanno trattati come tutti gli altri lavoratori, limando la componente di privilegio delle loro pensioni in modo coerente con quanto si intende fare per gli altri lavoratori e non punendoli per il solo fatto di aver servito il nostro Paese come parlamentari».

Sullo sfondo i Cinque stelle continuano a non venire a capo dei sondaggio on line anti- vitalizi. Ci avevano già provato nei giorni scorsi quando il risultato a sorpresa era stato «pro-casta» fino a determinare la cancellazione del post. Ieri la medesima consultazione è stata lanciata sul sito facebook del M5s della Sicilia ma il risultato è stato il medesimo: 32% favorevoli all'abolizione, il 68% per il mantenimento. Nel post compaiono i volti di Giancarlo Cancellieri, candidato grillino alla presidenza della Regione e Gianfranco Micciché leader di Forza Italia nell'isola e ritenuto nell'immaginario dei grillini un rappresentante della «casta». I commenti in pagina registrano una maggioranza schiacciante a favore dell'abolizione, ma la conta dei clic vede un netto prevalere dei favorevoli al mantenimento del vitalizio. «Bravi avete vinto noi, ma i privilegi glieli togliamo lo stesso», la chiosa finale al sondaggio.

Oggi il Movimento Cinquestelle presenterà all'Assemblea regionale siciliana la proposta per il ricalcolo dei vitalizi: oltre 300 quelli erogati agli ex deputati regionali o ai loro eredi, per una spesa annuale pari a circa 17 milioni.

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