Cronaca locale

«StoneBrixiaMan», quando il triathlon sale in vetta

A nuoto 3,9 km nel lago, 180 in bici con Gavia, Aprica, Mortirolo e 42 di corsa a 3mila metri

«Ho sempre accettato le sfide, sono state forse anche la causa di alcune mie disavventure e delusioni. Qualsiasi sfida mi ha stimolato, ma non per l'esibizione o la vanità di essere primo, soltanto perché non potevo fare altro se non andare lì. Mi sentivo bene quando avevo superato questa sfida, il non andarci mi rendeva un essere infelice. La vita aveva senso, ovvio che la vita ha senso comunque e va rispettata, ma la sfida non deve essere necessariamente un pericolo, è anche fare una gran faticata. Mi buttavo in queste sfide perché mi sentivo un uomo realizzato, avevo più fiducia in me stesso...». Mauro Corona, scrittore e alpinista, lancia la seconda edizione di «StoneBrixiaMan» il triathlon estremo su distanza Ironman ( 3,9 chilometri di nuoto, 180 in bici e 42 di corsa) che si correrà il 7 luglio a Ponte di Legno. Organizzata da TriO Events, in collaborazione con la Provincia di Brescia e il Comune di Ponte di Legno (BS), la sfida vedrà al via oltre 70 atleti con presenze da Francia, Brasile, Germania, Danimarca, Regno Unito, Afghanistan. E'un viaggio alla scoperta delle proprie potenzialità dal Lago d'Iseo al Passo Paradiso, che in un tempo massimo di 20 ore porterà i triatleti a superare le tre frazioni di nuoto, bici e corsa con un dislivello complessivo di ben 6 mila metri. Il via alle 4, nell'oscurità delle prime ore del mattino con un tuffo da una chiatta al largo delle acque del Lago D'Iseo. Poi la bici che attraverserà tutta la Valle Camonica fino a Edolo per affrontare tre passi: Aprica, Mortirolo e Gavia. E infine la corsa, una maratona con l'inesorabile salita verso il Passo del Tonale a 1.883 metri e con l'ultimo strappo di circa 8 km per raggiungere finalmente il traguardo a Passo Paradiso, dove si toccheranno i 2.600 metri.

«StoneBrixiaMan dichiara l'organizzatore di TriO Events massimo Rovatti rappresenta una sfida davvero stimolante. Il suo fascino ci ha spinto a intraprendere questo incredibile percorso per arricchire il panorama del triathlon e dell'endurance italiano con un'esperienza unica nel suo genere e di respiro internazionale». La prima edizione dell'extreme triathlon si è conclusa con un podio tricolore, con il primo posto conquistato dall'altoatesino Roland Osele, che ha superato le tre frazioni in 13ore e 51 minuti, seguito dal novarese Cristiano Tara e dal comasco Renato Dell'Oro. La prima donna a tagliare il traguardo è stata la slovena Karla Oblak, in 17 ore e 9 minuti seguita solo da Elena Marocci. Che anche quest'anno tra i coraggiosi che proveranno a dare l'assalto allo «Stone» sarà al fianco di suo marito Marco Fantone. La coppia milanese di triatleti era in gara anche nella passata edizione. Marito e moglie «estremi» che nella quotidianità condividono la passione per lo sport e per la fatica. Che in questo caso non mancherà.

ARuz

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