Cronaca locale

«Servono le istituzioni per risanare via Quarti» (E magari uno sgombero)

Vassallo, consigliere del Municipio 7, chiede a Salvini di fermare il degrado alle Sette Torri

Paola Fucilieri

E pur si muove. Ci sono realtà che sembrano destinate all'immobilismo eterno tanto il degrado e lo sfacelo sono radicati. Poi, all'improvviso, dopo tanti sforzi vani, quando qualcosa piano piano comincia a cambiare, è l'inizio di una vera e propria rivoluzione. Potrebbe essere così per le sette Torri Bianche di via Eugenio Quarti, un complesso residenziale Aler tra il parco delle Cave, Baggio, Quarto Cagnino e la tangenziale ovest, periferia occidentale della città. Sei appartamenti per ciascuno dei nove piani, 665 famiglie. Palazzi dove da vent'anni non c'è un cancello, non è mai esistito un sistema di ventilazione, le scale non hanno finestre e i ratti sono sovrani assoluti insieme ai rom abusivi, che occupano appartamenti e solai. Provare a fermarli significa trovarsi la macchina bruciata. E naturalmente tutto questo cosa può attirare se non attività illegali? Come lo spaccio e i furti, l'abusivismo negli appartamenti occupati, magari a qualcuno che si trova ricoverato in ospedale e quando torna scopre di non avere più un tetto sulla testa perché uno o più rom non solo gli hanno scassinato la porta e sono entrati in casa, ma l'hanno anche «venduta» a una terza famiglia, dopo aver buttato i mobili dal balcone come in una discarica.

«Il volontariato sta facendo la sua parte. Ad esempio l'Associazione Lo Stanzino (punto di ritrovo la vecchia portineria) organizza iniziative per i giovani, che insieme agli anziani sono i più svantaggiati da questa situazione d'isolamento. E quindi passeggiate nei parchi, merende per i ragazzi, feste per i residenti, aiuti ai pensionati avanti con l'età. Manca però la spinta iniziale delle istituzioni. Il neo ministro dell'Interno Matteo Salvini vuole fare il censimento dei rom? E che inizi da qui visto che è un milanese!» si sfoga Franco Vassallo, 57 anni, funzionario in una municipalizzata, consigliere per Milano Popolare del Municipio 7 dove presiede la commissione aree dismesse e casa. Pur non essendo mai venuto da queste parti in campagna elettorale, Vassallo ha fatto di via Quarti la sua personalissima crociata. Quella di un uomo per bene che si fa carico delle sofferenze altrui e si adopera per una svolta concreta.

«I residenti qui sono molto demoralizzati, si sentono abbandonati - continua Vassallo -. La prefettura ci ha promesso da tempo un intervento come quello di via Cavezzali (98 abitazioni occupate abusivamente liberate e 43 indagati in aprile, ndr) o via Gola (blitz e arresti alla fine di ottobre, ndr) e vogliamo credere che qualcosa succederà, ma resta lo spaccio, le coltivazioni di marijuana e l'occupazione abusiva con vendita degli appartamenti: piaghe che non fanno che peggiorare».

«Ripeto: qui ciascuno cerca di fare la propria parte - conclude il consigliere del Municipio 7 -, ma per un vero cambiamento l'area deve innanzitutto risanata dai malviventi che, purtroppo, mi tocca precisarlo, sono rom. Il comitato degli inquilini lavora bene con Aler.

Peccato che i manutentori che sistemano gli impianti, trovano i furgoni aperti e le attrezzature sparite, mentre con atti di vandalismo i rom rompono gli ascensori riattivati il giorno prima».

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