Cronaca locale

I ritardi della M4 costano al Comune 45 milioni

Scavi archeologici, cavi e bonifiche. Palazzo Marino fa causa alle compagnie telefoniche

I ritardi della M4 costano al Comune 45 milioni

Ritardi per 45 milioni di euro, tutti a carico del Comune. A tanto ammonta la cifra dovuta ai ritardi nei lavori di realizzazione della nuova linea della metropolitana di Milano, la M4, che verrà aperta al pubblico a tratte e sarà in funzione interamente per il 31 luglio del 2023. Il dato è stata comunicato ai consiglieri comunali riuniti ieri in commissione Mobilità a Palazzo Marino. I 45 milioni fanno parte dei 262 milioni di euro pubblici che hanno fatto lievitare i costi dell'opera: si tratta di bonifiche, di ritrovamento di reperti archeologici e di lavori per lo spostamento dei sottoservizi, cioè dei cavi per la telefonia. Lavori questi ultimi che avrebbero dovuto realizzare, secondo quanto previsto dal regolamento comunale, le compagnie telefoniche che però si sono rifiutate e così Palazzo Marino ha aperto un contenzioso. La partita è ancora aperta ma il Comune ha già segnato un punto a suo favore, visto che la prima sentenza, arrivata poche settimane fa dal Tar, ha dato ragione all'amministrazione. «E' di 5 milioni il costo reale dei lavori per lo spostamento dei sottoservizi telefonici - ha spiegato l'assessore alla Mobilità, Marco Granelli -. Con le compagnie telefoniche abbiamo cercato un'intesa che però non c'è stata. Il Tar ci ha dato ragione in primo grado ma immagino che ci sarà il ricorso».

La sentenza però secondo l'assessore assume già «una rilevanza nazionale perché potrebbe fare giurisprudenza ed essere utilizzata da altri Comuni, anche per questo credo che le compagnie saranno interessate a presentare ricorso». Gli uffici del Comune stanno cercando di calcolare esattamente l'ammontare dei singoli ritardi, ma certamente il capitolo dei sottoservizi è quello che ha inciso di più, forse anche oltre 20 milioni, in particolare nella tratta Tricolore, mentre nelle tratte di De Amicis e del centro hanno influito di più i ritrovamenti archeologici.

La Linea M4 costerà 313 milioni di euro in più rispetto a quello che il Comune aveva previsto inizialmente (262 milioni sono di risorse pubbliche). L'entrata in funzione della blu, previsto per l'aprile del 2022, slitterà di oltre un anno e l'opera sarà aperta al pubblico a tratte.

La prima sarà Linate-Forlanini Fs, il 31 gennaio 2021, e a seguire progressivamente, Linate-Dateo, il 30 giugno 2022, e l'attivazione della tratta Linate-San Babila, dicembre 2022. Il resto della linea aprirà il 31 luglio 2023. «Il Comune ha ingaggiato un braccio di ferro con gli operatori telefonici per ottenere che qualche milione di euro fosse a carico delle compagnie - ha commentato Fabrizio De Pasquale, consigliere di Forza Italia -.

Questo però ha determinato un ritardo nei lavori che ha prodotto anche oltre 20 milioni di costi in più e un contenzioso davanti il Tar».

Commenti