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E Conte risentito invoca la censura per le foto del suo portavoce omosessuale

Casalino paparazzato da «Chi» in slip. Il premier si lamenta col settimanale

E Conte risentito invoca la censura per le foto del suo portavoce omosessuale

Diciamoci la verità, uno come Rocco Casalino è un bocconcino troppo prelibato per Alfonso Signorini, per lasciarselo sfuggire. Lo stereotipo della prima pagina estiva di Chi, da gustarsi sotto l'ombrellone. Come biasimare il direttore più gossip d'Italia che, seppur impegnato in questi giorni a Torre del Lago Puccini per la regia della Turandot e della Bohème, ha sguinzagliato i suoi reporter beccando l'ex gieffino in un weekend romantico a Ponza con il fidanzato cubano. Rocco e Marco si scattano foto, si rilassano sui lettini, fanno il bagno con il cagnetto. Il potente portavoce del premier Giuseppe Conte nonché motore di tutta la truppa pentastellata (ricorderete il «codice Rocco»), ha trascorso due giorni di completo relax e coccole con il compagno che il 2 giugno portò anche alla festa della Repubblica.

Secondo Dagospia, il premier Conte si sarebbe formalmente lamentato col suo vice Luigi Di Maio per quelle foto, che non sono nulla di compromettente a dire il vero. L'unica cosa indecente semmai è lo slippino del suo portavoce, insieme alla panza debordante. Conte avrebbe definito poco sobrio il comportamento del suo addetto stampa, e avrebbe anche invocato la censura per quelle foto, lagnandosi direttamente con Signorini per quel servizio poco rispettoso.

Ma non è solo un problema di costumino: con il suo comportamento sussiegoso e saccente, Rocco mostra facilmente il fianco a certi servizi, tanto più che si è ritrovato a ricoprire un ruolo di potere in modo del tutto casuale. La battuta che circola è «l'omo forte al governo». Ma c'è molto di più dietro l'inarrestabile ascesa di Rocco.

L'infelice commento di Casalino sul suo nuovo ufficio a Palazzo Chigi («La stanza è un po' piccolina per essere quella del portavoce del premier, e l'arredamento è da rimodernare») danno bene la misura dell'uomo. Rocco ha sempre avuto un ego misurabile in millesimi immobiliari, un po' come il suo tracotante predecessore Filippo Sensi. Nel 2004, Casalino, uscito dalla Casa del Grande Fratello, entrò nel corso di giornalismo della Provincia di Milano. Davanti agli studenti di comunicazione, Rocco, che fino ad allora erano noto solo per le televendite da 20mila euro al mese, pur non sapendo un tubo di giornalismo, disse: «Tra dieci anni io sarò il vostro capo». Aveva ragione.

Oggi, è l'anima stessa del presidente del Consiglio, che però non pare tanto gradire i suoi weekend omosex.

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