Cronaca locale

Periferie nel degrado? Ora Beppe ​Sala arruola i profughi

I profughi dovranno segnalare i casi di disagio. Il sindaco: "Noi diversi dai leoni da tastiera"

Periferie nel degrado? Ora Beppe ​Sala arruola i profughi

Il benvenuto in piazza Ferrara, cuore del Corvetto, per l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino e la squadra «Bella Milano» formata da disoccupati e profughi che affiancheranno Amsa nella pulizia dei quartieri, sono le proteste di un gruppo di residenti. «É la stessa pagliacciata di due anni fa, partecipai anch'io, 20 euro al giorno per fare lo stesso lavoro degli spazzini e raccogliere siringhe da terra» contesta un cittadino. Altri ricordano la recente tavolata antirazzista promossa da Majorino al parco Sempione, «ma a noi chi ci pensa più?». É un quartiere difficile quello del Corvetto, un mix culturale pronto ad «accendersi». Sui muri dei palazzi compaiono le scritte «Digos come m.» o «mamma voglio fare il terrorista». Non era il posto ideale forse per una passerella. A mezzogiorno è in arrivo anche il sindaco ma viene dirottato da piazza Ferrara al fondo di via Comacchio per dribblare le proteste. Beppe Sala e gli assessori Majorino e Marco Granelli presentano l'istituzione, dopo il test dei mesi scorsi in via Padova e stazione Centrale, delle prime sei squadre «Bella Milano» che saliranno a 20 in autunno. Non si occuperanno più solo di pulizia di giardinetti, raccolta cartoni e foglie o lavaggio dei giochi per bambini ma «avranno il compito di segnalare casi di disagio sociale individuati sul territorio». Il raggio di azione si allarga in questa fase a Corvetto, Baggio, Sarpi, via Gola, in autunno le squadre copriranno anche San Siro, Quarto Oggiaro, Niguarda, Molise-Calvairate, Gratosoglio. Lavoro retribuito con una borsa lavoro da 500 euro per i disoccupati ed ex carcerati in situazione di difficoltà (in servizio dal lunedì al sabato per 6 ore al giorno), gratis e a rotazione per i richiedenti asilo, cento in partenza cento e saliranno a 800 nel 2019. Per quanto riguarda i migranti Sala conferma «le parole dette al parco Sempione, sul tema immigrazione la prima via era mettere questi ragazzi in condizione lavorare e trovare un loro ruolo, noi partiamo dalla considerazione che a Milano c'è una disponibilità di tanti a collaborare e infatti questo progetto è gestito in collaborazione con il terzo settore. Anche se oggi è più popolare fare i leoni da tastiera e urlare le proprie idee o sentite da altri» - leggi: il leader della Lega Matteo Salvini - «noi rispondiamo con le nostre idee e il lavoro, anche se saremo in pochi e magari è impopolare. E continueremo a invocare un piano nazionale sull'integrazione. Abbiamo chiesto ai migranti di lavorare gratis, li aiuterà a imparare la lingua e un mestiere, ma ribadisco che se qualora ci fosse un piano che miri a farli lavorare sarebbe giusto anche retribuirli». Sala passa accanto a un divano abbandonato sul marciapiede. IN un quartiere degradato come il Corvetto, «i residenti subiscono fin troppi disagi, i problemi delle periferie non si risolvono certo con le squadre di profughi» tuona la consigliera Fi Silvia Sardone.

Sala assicura che nel nuovo Piano periferia che il Comune lancerà a settembre «ci saranno anche interventi per il Corvetto e sarà uno dei primi quartiere che visiteremo» nel tour che la giunta ha in programma nelle zone.

Commenti