Cronache

Salvò il figlio nonostante il cancro: parte la causa di beatificazione

Chiara Corbella Petrillo ha preferito la vita di suo figlio alla sua. Morta, per un tumore non curato, pur di portare a termine una gravidanza. Iniziata a tutti gli effetti la causa di beatificazione

Salvò il figlio nonostante il cancro: parte la causa di beatificazione

Chiara Corbella Petrillo aveva optato per non curarsi dal cancro pur di far nascere suo figlio. Le terapie, infatti, sarebbero potute essere determinanti per il mancato proseguo della gravidanza. La notizia della possibile beatificazione era stata data alla fine dello scorso anno. Adesso, però, la prima distanza necessaria affinché la ventottenne romana venga dichiarata santa è stata percorsa a tutti gli effetti: il processo è iniziato.

Il postulatore della causa ha parlato di recente dello stato delle cose. Per padre Romano Gambalunga, così come riportato su Avvenire: "La sua figura (quella della Corbella ndr), fatto salvo il giudizio della Chiesa offre veramente un’immagine della santità estremamente attuale. Abbiamo bisogno di comprendere meglio che essere santi è possibile ed è bello. Il santo non è un eroe, ma una persona che diventa umana in pienezza e quindi affascina, perché collabora con la grazia di Dio, che è un Padre immensamente generoso con i suoi figli".

La Corbella, insomma, sarebbe un modello di "santità possibile". Ma come si è arrivati al processo di beatificazione? Le prime due gravidanze di Chiara risultarono più che difficoltose. La prima figlia della Corbella era nata senza encefalo. Una patologia diagnosticata in precedenza, che non aveva tuttavia distolto la prossima possibile beata dal portare a termine il parto. Questa bambina morì però dopo 30 minuti di vita. Il suo secondo figlio, invece, è scomparso poco dopo essere nato senza gambe. Alla notizia della terza gravidanza Chiara vide accompagnare quella riguardante un tumore. Una malattia che, stavolta, avrebbe colpito lei. Ma Chiara decise di andare avanti pur di divenire mamma, senza sottoporsi a terapie.

"Quello che ha vissuto dapprima in famiglia e poi insieme al marito Enrico, tocca la verità (e la menzogna) del mondo, il punto più instabile della nostra epoca, il pilastro fondamentale dell’esistenza umana, che è quello del significato dell’amore umano e della vita, dal suo inizio alla sua fine", ha commentato, sempre sul quotidiano della Cei, padre Gambalunga. Chiara Corbella Petrillo è morta poco dopo essere divenuta madre.

Una delle prossime sante della Chiesa cattolica potrebbe essere una madre pro life.

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