Cronache

Non si curò e salvò il figlio: via al processo di beatificazione

Non si curò e salvò il figlio: via al processo di beatificazione

Beata la normalità. Beato il coraggio. Beata incoscienza. Beata Chiara Corbella, la ragazza della porta accanto, per la quale un editto del Vicariato di Roma ha aperto il processo di beatificazione.

Chiara è morta il 13 giugno 2012, all'età di 28 anni, di un tumore che ritardò a curare per non compromettere la gravidanza. Una mano decisiva in una partita con quella carogna del destino che lei giocò senza esitazioni: tutto sul bambino che portava dentro di sé, niente su di lei che covava dentro di sé contemporaneamente la vita e la morte.

La storia di Chiara comunque la sua veda è toccante e lieve. La sua fama di santità è andata crescendo negli ultimi anni, spingendo il Vicariato di Roma a iniziare la causa di beatificazione. Ora il tribunale diocesano raccoglierà scritti e testimonianze che forniranno elementi per la causa. Ma nessuno ha dubbi sul suo esito.

Chiara nasce a Roma il 9 gennaio 1984 in una famiglia molto religiosa. A 18 anni, a Medjugorje, conosce Enrico Petrillo, anche lui credente, che sposa nel 2008. Seguono due gravidanze sfortunate: il 10 giugno 2009 nasce e subito muore Maria Grazia Letizia, affetta da un'anencefalia che era stata diagnosticata con un'ecografia. Il 24 giugno 2010 accade lo stesso con Davide Giovanni: malgrado gli fosse stata diagnosticata una grane malformazione alle pelvi, Chiara ed Enrico decidono di portare comunque avanti la gravidanza. I due funerali sono celebrati in un clima che i presenti descrivono come un momento di toccante serenità.

Nel marzo 2011 Chiara resta di nuovo incinta e sente che stavolta sarà la volta buona. Pochi giorni dopo però scopre di avere un tumore alla lingua. Si sottopone a un intervento per asportare la massa tumorale, ma dovrebbe andare avanti con cure che ucciderebbero il feto. Per i medici non ci sono dubbi; quella da salvare è lei. Ma Chiara non ha dubbi: rimanderà le cure. Francesco nasce il 30 maggio 2011. Quattro giorni dopo lei si sottopone a un nuovo intervento, quindi inizia i cicli di chemioterapia e radioterapia. Ma è tardi: il tumore ha già iniziato a espandersi per linfonodi, polmoni, fegato. Chiara nel marzo 2012 scopre di essere una malata terminale. Saluta il mondo e muore qualche settimana dopo.

Le ultime foto la ritraggono bella come il sole, con un sorriso stanco, una benda sull'occhio destro spento dal tumore, Francesco in braccio.

Beata lei.

Commenti