Cronache

Cagliari, in 100 per i migranti e raccolta firme Welcoming Europe

La manifestazione ha coinvolto circa cento persone, radunatesi sotto i portici della centrale via Roma per chiedere una nuova politica sull’immigrazione

Cagliari, in 100 per i migranti e raccolta firme Welcoming Europe

Una manifestazione a sostegno dell’accoglienza dei migranti ha avuto luogo a Cagliari nella centrale via Roma.

Sono circa cento i partecipanti, tra membri di associazioni come Legambiente, Arci, Acli, Actionaid, qualche rappresentante politico ed alcuni richiedenti asilo. Si sono dati appuntamento sotto i portici, dinanzi all’ingresso del palazzo del consiglio regionale, ed hanno ostentato alcuni simboli delle vessazioni subite dai migranti a causa delle nuove politiche relative all’immigrazione. Con le lenzuola bianche si vogliono ricordare “le morti in mare”, con le mani tinte di rosso si vuole rappresentare invece “il sangue del quale ci stiamo macchiando ogni volta che un essere umano muore” durante i viaggi della speranza, sintetizzano gli organizzatori della manifestazione come riportato dal portale “Castedduonline”.

L’evento si collega alla raccolta di firme da parte dei radicali per la realizzazione del loro progetto che prende il nome di “Welcoming Europe”, per il quale nei prossimi giorni saranno attivi in tutto lo stivale dei banchetti dedicati. Con questa si richiedono politiche più umane sull’immigrazione e la decriminalizzazione di quello noto come “reato di solidarietà”, ovvero quello che vieta ai cittadini di 12 paesi dell’Unione Europea di dare assistenza, cibo e bevande ai migranti.

“Non possiamo continuare a far finta di nulla sui migranti, l’attuale politica di accoglienza è da rivedere totalmente. Il cuore grande dei sardi sono sicura che è votato all’accoglienza”, ha sostenuto la referente dei radicali per Welcoming Europe, come riportato dal medesimo portale online.

Sarebbe curioso, tuttavia, chiedere ai restanti 154500 abitanti del capoluogo sardo cosa pensano di una tale sicumera, visto che l’aria che si respira in città a telecamere spente e lontani dagli sparuti rappresentanti di suddetto movimento pare decisamente ben diversa.

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