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Yonghong Li, addio con veleno: "Elliott è un fondo avvoltoio"

In una lettera pubblicata in esclusiva dal Sole 24 Ore, l'ex proprietario del Milan si difende dalle accuse: "Ho versato quasi 880 milioni di euro a favore della società rossonera" e attacca Elliott: "Doveva essere investitore fidato e invece..."

Yonghong Li, addio con veleno: "Elliott è un fondo avvoltoio"

"Ho versato quasi € 880 milioni a favore dell’A.C. Milan, dei quali solo € 280 milioni finanziati attraverso Elliott, che pensavo essere un partner fidato. Invece è solo un fondo avvoltoio". Sono i passi più importanti della lettera che l'ex proprietario del Milan, Yonghong Li, ha scritto per difendersi dalle accuse di aver fatto il passo più lungo della gamba. Nella missiva, pubblicata dal Sole 24 Ore e disponibile a questo link, l'imprenditore cinese ha voluto raccontare il suo punto di vista sulla vicenda che ha portato al trasferimento delle quote della società rossonera dalla sua proprietà a quella del fondo Elliott.

"È con grande rammarico che, in qualità di Presidente, rivolgo questa lettera a tutti i sostenitori, azionisti e dipendenti della prestigiosa A.C. Milan". Si apre con questo incipit la lettera scritta da Yonghong Li poche ore prima l'assemblea degli azionisti che ne ha decretato ufficialmente l'uscita dal consiglio d'amministrazione rossonero. "L’acquisto dell’A.C. Milan - precisa Yonghong Li - non è stata né una decisione incauta né tantomeno una decisione dettata da una mia infatuazione passeggera: deriva dalla mia passione per la squadra e dalla mia convinzione circa il potenziale economico di un investimento in una delle più nobili squadre di calcio al mondo. Fino al 30 giugno 2018, ho versato quasi € 880 milioni a favore dell’A.C. Milan - qui l'approfondimento sulle singole poste di bilancio, nda - dei quali solo € 280 milioni finanziati attraverso Elliott, mentre ho provveduto personalmente per la restante parte".

Poi l'entrata a gamba tesa su Elliott, a cui è stato legato fin dal primo giorno della sua avventura rossonera per il famoso prestito di 303 milioni di euro (o 280?). "Ero convinto - scrive l'imprenditore di Maoming - che Elliott fosse un investitore fidato, ma soprattutto un partner con cui condividere i doveri e gli onori di un’avventura così stimolante. Ho commesso un errore e l'ho scoperto solo strada facendo e a mio grande discapito", il rimpianto di Li. Che inasprisce i toni contro il fondo d'investimento che gli è subentrato alla guida del Milan. "Elliott si è dimostrato fin dall'inizio non come il partner che immaginavo, bensì come un finanziatore totalmente disinteressato alla gestione di un club come il Milan. [...] Non è stato possibile per me e per i miei collaboratori garantire al club lo sviluppo commerciale che avevo in mente, per via dei numerosi vincoli [...] imposti da Elliott nei suoi finanziamenti", continua Yonghong Li. Che accusa Elliott di "condotta incurante e predatoria. In breve, il comportamento tipico di un fondo avvoltoio, così come è stato definito in passato dalla stampa internazionale il fondo Elliott". Parole durissime, quelle dell'ex presidente rossonero, che alla fine si definisce pronto a "combattere per salvaguardare i miei diritti e assicurare all'A.C.

Milan gli azionisti che la mia amata squadra si merita".

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