La speculazione, i punti interrogativi sui nuovi vertici e gli appuntamenti sui conti

Mercati con il fiato sospeso per la riapertura delle contrattazioni su Fca e Ferrari, oltre che sugli altri titoli dell'impero Agnelli in cui Sergio Marchionne ha giocato un ruolo da protagonisti da Cnh a Exor (qui come vicepresidente non esecutivo), dopo un lungo week end di paura. Venerdì a gestire le fila del Lingotto c'era ancora il manager visto in uscita ad aprile 2019, mentre oggi faranno il loro debutto in Borsa i nuovi vertici aziendali: Mike Manley alla poltrona di ad in Fca, Louis Carey Camilleri a quella di Ferrari e Suzanne Heywood alla presidenza di Cnh Industria. Quanto meno, sostengono gli esperti, l'incertezza sui nomi è finita. E questo non può che fare bene alle aziende, anche se il banco di prova non è dei più semplici da amministrare.

La tensione è alle stelle. I momenti di passaggio, a maggior ragione quando così improvvisi, sono delicati da gestire tra rassicurazioni ad azionisti, investitori, prime file e dipendenti. Ancor di più quando i progetti di sviluppo potrebbero passare da future partnership in vista del consolidamento del settore, come ipotizzato per il Lingotto da più banche d'affari e da operazioni di ottimizzazione del portafoglio dall'atteso spin off di Magneti Marelli alla ipotizzata valorizzazione del polo del lusso con i brand Alfa Romeo e Maserati o del marchio di Jeep.

La svolta improvvisa tuttavia potrebbe far salire la febbre da speculazione alle stelle. Non mancano gli analisti pronti infatti a scommettere su una accelerazione delle operazioni sul capitale in rampa di lancio. Nel frattempo si avvicinano anche le prima scadenze societarie: mercoledì Fca pubblicherà la semestrale, seguita il giorno dopo da Chn, mentre il 1 agosto sarà poi la volta del Cavallino rampante.

A chiudere le fila sarà infine Exor per cui l'appuntamento con il mercato è fissato al 6 settembre.