Cronache

Sentenza della Cassazione: se il marito puzza la moglie può rifiutare il rapporto sessuale

Una sentenza degli ermellini inchioda un pastore siciliano, che ora rischia una condanna per violenza sessuale

Sentenza della Cassazione: se il marito puzza la moglie può rifiutare il rapporto sessuale

La moglie si può rifiutare di avere un rapporto sessuale con il proprio marito se quest’ultimo puzza. E se l’uomo insiste per fare sesso rischia una condanna penale per violenza sessuale.

A stabilirlo è niente meno che la Corte di Cassazione con ben due sentenze, che inchiodando così un pastore siciliano che, poco avvezzo alla doccia e alla propria igiene personale, usava fare sesso con la propria compagna appena rientrato al pascolo delle pecore.

Come racconta Siciliainformazioni.com, citato anche da Dagospia, il siculo era stato prosciolto dalla Corte di Appello di Catania, dal momento che la donna, alla fine, accettava volontariamente il rapporto sessuale, nonostante continuasse a lamentarsi dello sgradevole odore emanato. I giudici catanesi avevano ridotto a due anni la condanna a 9 per stupro e costrizione, stabilita dal Tribunale di Caltagirone, per tutti i rapporti avuti negli anni, considerandolo colpevole "solo" di maltrattamenti domestici, depennando però l’accusa di violenza sessuale.

Ora, però la Suprema Corte ha statuito che il puzzo può essere considerata come motivazione legittima e valida per rifiutare l’unione carnale, intimando al partner che insiste la possibilità di essere condannati a una pena che prevede una reclusione da 5 a 10 anni.

Marito avvisato, mezzo salvato.

Lo stesso, però, vale anche reciprocamente.

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