Economia

I dieci big tedeschi valgono mezzo Pil italiano

La nostra grande industria deve recuperare terreno: cresce ma investe meno dei concorrenti

I dieci big tedeschi valgono mezzo Pil italiano

L'industria italiana investe poco e non riesce a tenere il passo di ricavi e utili macinati dai concorrenti europei. Soprattutto della Germania: nel 2017 i dieci big tedeschi hanno fatturato 803 miliardi, ovvero la metà del Pil del nostro Paese, con una capitalizzazione che supera quella di tutta Piazza Affari.

Il verdetto arriva dall'Annuario R&S dell'area studi di Mediobanca, che ha scandagliato i risultati dei principali gruppi italiani quotati dal 2013 al 2017 facendo emergere anche una scarsa propensione agli investimenti, spesso fermi allo stretto necessario e non sufficienti a sostenere la crescita delle aziende. Complice questo deficit, ognuno dei primi tre gruppi tedeschi (Volkswagen, 230,7 miliardi, Daimler, 164,3 miliardi, e Bmw, 98,7 miliardi) fattura da solo più dei primi dieci italiani messi insieme. Basta pensare che Fca, Leonardo, Luxottica, Saipem, Prysmian, Parmalat, Pirelli, Fincantieri, Prada e Buzzi nel 2017 avevano fatturato totale di 89 miliardi. Nel quadro di ombre però un po' di luce c'è: l'anno scorso il giro d'affari dei 42 maggiori gruppi italiani ha raggiunto i 370 miliardi, crescendo del 6,6% rispetto al 2016 dopo tre anni consecutivi in flessione. Il 63% delle vendite dei 42 grandi gruppi fa capo al settore pubblico, il 37% a quello privato, di questo il 7,1% è di proprietà straniera.

Il 48,7% del giro d'affari proviene dal comparto energetico, il 29,4% dalla manifattura, il resto prevalentemente dal terziario (autostrade, poste, tlc e tv). Oltre un terzo del fatturato aggregato dei grandi gruppi fa capo a Enel (73,5 miliardi) ed Eni (66,9 miliardi). Seguono Poste italiane (28,8 miliardi) e Fca (28,6 miliardi). I gruppi top seller in doppia cifra sul 2016 sono Eni (+20%), Moncler (+14,8%) e Fincantieri (+13%, unica azienda pubblica manifatturiera a crescere), seguono Iren (+12,1%), Saras (+11,8%) e A2A (+11%)..

Nel 2017 i big player italiani hanno registrato una crescita di fatturato del 10,7% sul 2013 (-17% i big pubblici, +34,5% i privati), inferiore a quella di Germania (+19,5% a 803 miliardi), Francia (+19,1% 360 miliardi) e Regno Unito (+13,2% a 192 miliardi).

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