Economia

Il Bancomat cambia e sfida Paypal

Asse con Sia, si potrà usare per lo shopping online e per spedire denaro col cellulare

Il Bancomat cambia e sfida Paypal

Ha 35 anni, e non li porta granché bene in quest'epoca liquida, di denaro sempre più smaterializzato e di transazioni elettroniche. Ma invece che rassegnarsi a un più o meno onorevole declino fatto di soli prelievi di contanti allo sportello, il Bancomat prova a cambiar pelle per ritagliarsi un nuovo futuro più al passo coi tempi: il rettangolino di plastica diventa a tutti gli effetti uno strumento interfacciato con la rete che permetterà di comprare oggetti sui siti di e-commerce e nei negozi digitali, trasferire una somma di denaro (per esempio al figlio in trasferta all'estero), oppure effettuare pagamenti a favore della Pubblica amministrazione. Tutto gestito in maniera semplice, con la semplice digitazione sullo smartphone del proprio numero di telefono.

La rivoluzione passa dall'alleanza tra Bancomat spa e Sia, la società pubblico-privata delle reti di pagamento internazionali, che hanno deciso di dar vita al brand Bancomat Pay, che integrerà il servizio Jiffy consentendo ai titolari di carte PagoBancomat di usare in modo innovativo la carta di debito. Due i modi per usare Bancomat Pay da chi ha in tasca PagoBancomat: attraverso la app della propria banca oppure, se non prevista, con l'app Bancomat Pay. In pochi secondi e con il proprio smartphone, sarà possibile effettuare trasferimenti di denaro e pagamenti senza necessità di avere con sè la carta fisica o doversi ricordare il codice Pin. «Con Bancomat Pay - spiega Alessandro Zollo, ad di Bancomat spa - intendiamo fare il primo passo per entrare nel mondo dei servizi di pagamento del futuro dove ad essere smaterializzato non sarà solo il contante ma anche la carta stessa». Il lancio è previsto per ottobre, quando il nuovo servizio potrà essere già utilizzato dai 5 milioni di utenti registrati a Jiffy presso più di 2mila esercizi commerciali, principalmente della grande distribuzione, e su PagoPA per i versamenti alla pubblica amministrazione italiana. Quello autunnale sarà però solo un primo banco di prova per testare Bancomat Pay. L'obiettivo è di sfruttare l'enorme patrimonio esistente costituito dai circa 37 milioni di titolari di carte PagoBancomat e dalle oltre 440 banche che utilizzano i suoi servizi.

Insomma, seppur non dichiarato esplicitamente, il Bancomat 4.0 va a sfidare sul proprio terreno realtà come Pay Pal, Apple Pay e la stessa Poste Pay. Non una missione facile per chi arriva buon ultimo e deve cercare di sradicare abitudini ormai consolidate. Soprattutto fra i tanti possessori di Bancomat che utilizzano la carta solo per prelevare contante e hanno scarsa, se non nulla, dimestichezza con gli acquisti in rete o con i trasferimenti di denaro al di fuori del circuito dei bonifici. Il nuovo strumento sembra tuttavia avere un vantaggio rispetto alla concorrenza: è a linea retta, cioè va da conto a conto, senza doversi appoggiare a una carta di credito. Sotto il profilo psicologico, un dettaglio da non trascurare.

Se poi il Bancomat del terzo millennio sarà anche poco costoso nell'utilizzo (dovrebbe essere gratis per transazioni fino a 10 euro), allora la rivoluzione sarà compiuta.

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